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Caso scuole a Carsoli, il Presidente del Consiglio Muzi replica al gruppo PD: “slealtà e gravi inesattezze”

Carsoli – “Con riferimento alla pubblicazione del resoconto del consiglio comunale del 28.11.2019, operata dal gruppo consiliare del PD (Mattia Pasquale, De Luca Rosa e Mazzetti Mario), ritengo di dover sottolineare alcune gravi inesattezze, al fine di rendere chiara la dinamica delle decisioni del consiglio e fugare ogni perplessità, suggerita in maniera particolarmente sleale, dal comunicato del citato gruppo consiliare”. Così inizia una nota stampa del Presidente del Consiglio di Carsoli Lorenza Muzi in replica all’articolo del 1 dicembre 2019  che prosegue:

“Gli emendamenti, contrariamente a quanto lasciato intendere, non sono stati discussi ed approvati per un duplice profilo di improcedibilità, sottolineato dal Sindaco in sede di illustrazione della proposta di deliberazione. Da un lato, sotto il profilo sostanziale, il responsabile del servizio finanziario ha rimarcato l’improcedibilità di un primo emendamento non proposto in modo corretto, nel senso che era errato il computo delle quantità oggetto di variazione. Ciò, per un errore di lettura del bilancio da parte dell’ex assessore Mazzetti Mario. Il secondo emendamento si è rivelato ugualmente improcedibile per “incomprimibilità della spesa”, vale a dire che lo storno avrebbe determinato l’insufficienza, sotto il profilo della efficacia e della efficienza, delle spese così rideterminate. Il nostro regolamento di contabilità, predisposto durante l’assessorato al bilancio del consigliere Mazzetti, sanziona l’improcedibilità delle proposte sottraendole alla discussione e al voto. Si tratta di una misura opportuna che il Consiglio ha espressamente voluto per impedire l’adozione di decisioni rischiose sotto il profilo del rispetto degli equilibri di bilancio e della efficacia della spesa. In secondo lungo il revisore ha eccepito, sotto il profilo formale, l’improcedibilità degli emendamenti proposti. In altre parole il consiglio comunale ha fatto quel che doveva fare: non votare gli emendamenti.

Per il mio ruolo di Presidente del Consiglio Comunale devo altresì evidenziare l’imprecisione delle dichiarazioni rese dal gruppo del PD in merito alla volontà/possibilità di paralizzare, con l’abbandono dell’aula consiliare, la programmata attività del consiglio comunale. Il comunicato si sofferma sul rapporto tra validità delle sedute in prima convocazione del consiglio comunale e numero dei consiglieri necessari a garantirla, non considerando che il nostro statuto prevede che la riunione del consiglio è valida con la presenza della metà del numero dei consiglieri assegnati, escluso il sindaco, a prescindere da diverse, e quindi illegittime, previsioni del regolamento consiliare. Quindi il calcolo compiuto dal gruppo PD è ancora una volta difettoso, poiché, alla luce di quanto disposto dal nostro statuto, il numero dei consiglieri necessario per la validità del consiglio in prima convocazione è pari a 6 (e non otto, come erroneamente indicato), escluso il sindaco. In altre parole, se il gruppo PD si fosse allontanato dall’aula, il consiglio comunale avrebbe proceduto anche senza il loro apporto. Fermo restando che è ben gradito l’esercizio del senso di responsabilità. Ritenendo di aver dato il mio contributo ad una serena valutazione degli eventi oggetto di resoconto, saluto cordialmente.”

Il Presidente del Consiglio Comunale

Dr.ssa Lorenza Muzi