The news is by your side.

Vacanze in natura: i tesori nascosti del fiume Ebro e i suoi dintorni

Le vacanze stanno per terminare, ma molti viaggiatori incalliti non si lasceranno ingabbiare dalla quotidianità e continueranno a nutrire la loro passione nei fine settimana liberi dagli obblighi lavorativi.

Tra le mete suggerite per trascorrere un weekend a pieno contatto con la natura possiamo trovare il territorio spagnolo che culla il fiume Ebro. Tutta la zona in questione, infatti, è ben nota tra il popolo dei viaggiatori grazie all’impiego e alla continua promozione del turismo sostenibile.

Ogni anno, la stima dei visitatori che sceglie il fiume Ebro come meta di viaggio, è di quasi due milioni. La possibilità di praticare sport estremi, la pesca, e il campeggio libero sulle immense spiagge del fiume, oltre all’occasione di ammirare scenari dal fascino innegabile, sono, di sicuro, un fattore preferenziale.

Il prezioso ecosistema locale è protetto dall’istituzione di una riserva naturale, la quale ha lo scopo di tutelarne l’incontaminazione. Per gli appassionati di fotografia naturalistica è imperdibile il meraviglioso spettacolo offerto dall’assembramento di miriadi di fenicotteri che si verifica nel delta del fiume.

 

Per chi fosse intenzionato a scegliere questa meta per il prossimo viaggio in programma, suggeriamo una pratica guida ai dintorni del fiume Ebro, dove trovare utili consigli sui luoghi più interessanti da visitare.

 

Le caratteristiche del fiume Ebro

 

Il fiume Ebro, con i suoi 930 km di lunghezza e una portata straordinaria che può variare dai 440 ai 2896 metri cubi al secondo, attraversa quasi tutta la Spagna.

 

Nasce nella Cordigliera Cantabrica, scorre verso la Valle dell’Ebro, depressione che separa i Pirenei dal Sistema Iberico, bagna Logroño e Saragozza per poi sfociare a Capo di Tortosa, nel Mar Mediterraneo. Tocca varie regioni della nazione, tra le quali Castiglia, Aragona, Navarra e i Paesi Baschi.

 

La Valle dell’Ebro è un grande parco naturale di ben 320 chilometri quadrati e offre vari scenari naturali di grande bellezza che spaziano tra mare, pianura e montagna. Le distintive caratteristiche di questo ambiente rendono particolarmente favorevoli le coltivazioni di riso.

 

Le risaie della Valle dell’Ebro, infatti, producono un tipo di riso molto rinomato e, di conseguenza, è proprio questo l’ingrediente principale di molti piatti della gastronomia locale.

 

La città di Saragozza: punta di diamante della Valle dell’Ebro

 

 

Lungo il percorso del fiume Ebro si possono incontrare zone quasi deserte, o piccoli paesini scarsamente popolati, ma anche meravigliose città dal fascino mozzafiato. Una di queste è la splendida città di Saragozza, capoluogo incantevole della regione di Aragona, che sorge proprio nel fulcro della Valle dell’Ebro.

 

Caratteristici di uno scenario particolarmente suggestivo, sono i numerosi ponti che permettono di rimirare il passaggio del fiume. Nelle ore notturne, gli spettacoli offerti dalle arcate del Puente di Piedra e del Ponte Romano, sono a dir poco fiabeschi, grazie alle luci della città che si riflettono sullo specchio del fiume.

 

Monumento di rara bellezza è l’imponente Basilica di Nuestra Señora del Pilar. La chiesa, perla dell’arte barocca, è una delle mete spirituali e artistiche più importanti del territorio ispanico. All’interno del coro e della sua cupola principale, infatti, si possono ammirare i preziosi affreschi del Goya, pittore e incisore spagnolo dell’età illuminista, pioniere dell’arte moderna.

 

Natura incontaminata e delizie della gastronomia di Saragozza

 

Oltre alle bellezze artistiche della città di Saragozza, nei pressi del fiume Ebro è possibile immergersi nella meravigliosa natura incontaminata con lunghe passeggiate, grazie ai tanti sentieri disponibili.

 

Esistono svariati itinerari naturalistici da poter percorrere sia a piedi sia in bicicletta, dove si può approfittare degli svariati punti di ristoro disseminati lungo il percorso, per degustare i deliziosi piatti tipici.

 

Tra le principali portate da non farsi scappare si può annoverare il Migas Aragonesas – pietanza composta da mollica di pane, acini di uva e uova -. Altro piatto locale consigliato è il Ternasco al Horno, un invitante piatto di agnello al forno, arricchito con contorno di asparagi, patate e carciofi.