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Roma, apre la Vaccheria: nuovo spazio culturale all’Eur

Roma – Con la mostra Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria viene inaugurata oggi, dopo un lungo lavoro di restauro, La Vaccheria, il nuovo spazio espositivo di Roma Capitale collocato nel paesaggio urbano contemporaneo dell’Eur e nato dalla convenzione urbanistica “Eur – Castellaccio”.

 

La Vaccheria è un casale storico, uno spazio straordinario con una superficie complessiva di quasi 1.800 meTri quadri ristrutturato nell’ambito del programma urbanistico Eur – Castellaccio e grazie al relativo accordo di programma, come compensazione di due aree importanti sotto il profilo ambientale, naturalistico e archeologico: il Pratone delle Valli e il Parco Volusia.

 

In ragione di questo programma urbanistico, il casale del Castellaccio è stato ceduto a Roma Capitale, completamente ristrutturato e trasformato in uno spazio culturale destinato a ospitare i reperti archeologici recuperati nell’area di Roma sud, gestito dal Municipio Roma IX. Grazie ai lavori di ristrutturazione e allestimento, del valore di oltre 3 milioni 175mila euro, La Vaccheria oggi è uno spazio composto da un corpo centrale, al tempo occupato dalle stalle, di circa 1.590 metri quadri di superficie netta con teche in vetro e spazi comuni come la sala conferenze, l’area ristoro e il bookshop; da un corpo a due piani di circa 490 metri quadri di superficie netta destinato a uffici e direzione; e da un corpo aggiunto con i laboratori e i servizi annessi (circa 260 metri quadri di superficie netta).

 

La Vaccheria viene aperta al pubblico con la mostra Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria. L’esposizione, curata da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei e visitabile gratuitamente fino al 30 ottobre, riproduce un significativo spaccato della produzione dell’artista con 80 opere esposte: dalle Mucche ai Barattoli Campbell, da Liza Minelli a Marilyn, alle copertine di dischi e riviste.

 

La mostra dedicata a Warhol è affiancata dall’esposizione Sacro o Profano…?, che propone una selezione di opere realizzate da 16 artisti, professionisti e autodidatti, la cui produzione testimonia un forte legame con il territorio e con la sua storia.