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Tiburtina Pietrasecca, troppi gli incidenti mortali tra viadotti e curvoni

CARSOLI – Il viadotto di Pietrasecca oltre alla sua imponenza architettonica è passato alla storia per l’alto numero dei morti, per la maggior parte suicidi con lanci nel vuoto. Una sequenza orribile di eventi drammatici ai quali si assisteva periodicamente. Con l’installazione di speciali barriere di protezione, il viadotto della morte sulla A24 è diventato indubbiamente più sicuro, anche se non sono certo mancati episodi drammatici ma con minore incidenza.

E sempre nella medesima zona, la S.S. 5 Quater Tiburtina, la conta dei morti è spaventosa. In questo tratto che collega il capoluogo di Carsoli con la direzione Pietrasecca-Tufo e poi direzione Sante Marie Tagliacozzo, la situazione è veramente complessa. Incidenti certo possono succedere, non serve sempre puntare il dito, bisogna trovare il modo di arginare e di risolvere.

Ora gli incidenti sia gravi che mortali si verificano sempre piuomeno nello stesso tratto tra il km, 9 ed il km 13/14. In particolare il curvone di Pietrasecca è particolarmente attenzionato.

Ieri, un centauro giovane, 34 anni perde il controllo del mezzo e si schianta, muore sul colpo. Un’altra giovane spezzata e rimasta poi per diverse ore su quell’asfalto. In quel tratto è stato disposto il senso unico alternato, cosicchè tutti i viaggiatori nel transitare si sono potuti rendere ben conto dell’accaduto. Tanta tristezza, un colpo al cuore. L’ennesimo purtroppo.