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Tam tam sul web per la verità sul maremmano malmenato ed ucciso a Riofreddo

Riofreddo – Non si placa la sete di “verità” sui fatti agghiaccianti che hanno scosso l’intero comprensorio zonale di confine tra Lazio e Abruzzo. All’indomani dell’eutanasia animale praticata su questo bellissimo cane per mettere fine alle sue sofferenze, si vuol capire chi, come e perchè. Non può passare inosservato questo fatto ed entrare nel dimenticatoio. Sul web il tam tam è forte, molti i messaggi che arrivano in redazione, la morte ingiusta  di questo innocente amico dell’uomo non può restare dunque senza una risposta.

Come noto, il cane che si trovava a Riofreddo da diversi mesi, è stato trovato in fin di vita gettato in un fosso nel centro del borgo. Una situazione che apparsa dubbia sin dall’inizio in quanto le condizioni del povero “Rio” o “Libero” come era chiamato, sono subito apparse preoccupanti ed agghiaccianti. Ecchimosi, ferite, contusioni e tumefazioni ovunque. Di qui l’arrivo della sezione veterinaria della Asl Roma 5 che ha cercato di salvarlo portandolo in una clinica specializzata di settore. Ma le sofferenze per lo stato del cane erano immani, e gli stessi medici hanno deciso di sopprimere il cane per evitargli ulteriori sofferenze.

Ora ci sono indagini in corso ma ci sono forti dubbi sul fatto che si possa far luce sulla vicenda: ed il tam tam di sensibilizzazione sul web è centrato proprio sul voler tenere alta l’attenzione su un argomento che suscita apprensione, sgomento, incertezza. La morte atroce di “Rio” non può rimanere nel vuoto. Il confine tra chi riesce ad uccidere un cane, rispetto ad un uomo è labile ed è un reato penale perseguito dalla legge.

Dunque il pestaggio per il povero “Rio” è certo, e le condizioni del cane testimoniano che le percosse siano avvenute anche con una violenza tale accompagnata dal chiaro intento di ucciderlo. Forse chi lo ha gettato nel fosso  non pensava che venisse ritrovato, ed in quelle condizioni sarebbe comunque morto in un fosso e probabilmente dimenticato nel nulla.

Non è stato così, la filiera ha stabilito tutte le dinamiche. Il Sindaco, i Carabinieri sono al lavoro per cercare di far luce su una vicenda a tinte fosche, perfino imbarazzanti nel doverla raccontare.

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