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Subiaco, incontro pubblico per conoscere il progetto di accoglienza SPRAR e condividere esperienze di altri comuni già titolari

Si è tenuto giovedì 8 giugno, a Subiaco, l’incontro pubblico definito “La Sfida dello SPRAR”. Il convegno, fortemente voluto dall’Amministrazione, ha avuto come scopo quello di far incontrare i cittadini con i rappresentanti delle istituzioni che gestiscono il progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), affrontando temi cruciali quali la “clausola di salvaguardia”, le modalità di avvio del progetto e le esperienze dei comuni già titolari di sistemi di accoglienza.

Hanno preso parte all’incontro Riccardo Ducci, Servizio Centrale SPRAR, Piergianni Fiorletta, Delegato al Welfare Anci Lazio già Sindaco di Ferentino (Fr), Marcella Alfè e Donatella Selis, Assessore e Responsabile del progetto SPRAR presso il Comune di Santa Marinella (Rm) e Vittorio Meddi, Sindaco del Comune di Anticoli Corrado (Rm), anch’esso in fase di avvio del progetto. Ha moderato l’incontro il giornalista e scrittore Maurizio Quilici.

Intervenuti anche il Presidente del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, Enrico Panzini, il Presidente della Comunità Montana dell’Aniene, Luciano Romanzi, e il Consigliere di minoranza Gianfranco Trombetta, i quali hanno posto l’attenzione sulle modalità di attuazione del progetto, esprimendo un apprezzamento per le modalità di accoglienza dello SPRAR e focalizzando l’attenzione sull’aspetto umano e solidale a cui si deve dare riscontro.

L’argomento, affrontato da prospettive sia nazionali che locali, ha avuto come filo conduttore le esperienze dirette e mature di comunità che hanno già avviato processi di accoglienza.

“È necessario rendere la cittadinanza informata e consapevole di scelte tanto importanti quanto responsabili. Si tratta di un fenomeno globale ineludibile, che coinvolge tutto il Paese e pertanto anche il nostro Comune. Di fronte a tale questione la nostra posizione può essere duplice: o si decide di gestire il processo migratorio, accogliendo in modo strutturato e rendendo la comunità protagonista, o subendolo, senza dare alla comunità locale la minima capacità di interazione e lasciare il fenomeno in mano ai privati, generando possibili tensioni con il territorio in quanto non coinvolto ed escluso dai processi. Ogni altra ipotesi non è percorribile. Ci tengo a ribadire e chiarire ancora una volta che, laddove non interviene l’Ente locale, automaticamente soggetti privati sono legittimati a prenderne il posto per sopperire ad un vuoto creato dalla mancata azione del Comune, tra l’altro con la possibilità concreta che non si rispetti la quota spettante al Comune di Subiaco (circa 33 arrivi) ma si veda ben oltre, creando non un’accoglienza diffusa ma degli assembramenti che non fanno bene né ai migranti né alla comunità locale. La nostra deve essere una scelta di responsabilità, a tutela della nostra comunità, oltre che di umana accoglienza, a tutela dei diritti e delle prospettive di vita di essere umani che non vanno considerati come fattori di business, ma vanno supportati a essere reinseriti nella società. La redazione del progetto è aperta a tutti, cittadini e attori del territorio. Auspico che vi sia una volontà di partecipazione ampia, siamo aperti a tutti i contributi. Ha dichiarato il Sindaco di Subiaco Francesco Pelliccia al termine dell’incontro.

Molti i cittadini presenti ed interessati al tema, segno di una ampia fetta di comunità che vuole comprendere, capire e rendersi protagonista attiva.

Saranno a breve convocati i tavoli tecnici per la realizzazione di un progetto realizzato su misura con le caratteristiche del territorio.