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Lockdown esagerato per parrucchieri e centri estetici: appello alle regioni per anticipare le aperture

Redazione – Indubbiamente si è tenuti a rispettare delle regole che però rischiano di attuare la politica della coperta troppo stretta, tiri da un lato e se ne scopre un’altro. Il problema non è tanto la riga della ricrescita o capelli in disordine con look improvvisati. Sorte che a quanto pare riguarda i cittadini comuni mortali perchè quelli unti dal Signore invece sono tutti a postino curati a modino.

E così le varie associazioni di categoria, esercenti, e anche qualche sindaco prende posizione nel merito. Da Tagliacozzo il sindaco Vincenzo Giovagnorio si è fatto promotore di una richiesta di deroga alla Regione Abruzzo, ma altre iniziative sono in corso in ogni dove. Giovagnorio prende le difese anche dei bar e ristoranti

“Non posso neanche non ascoltare – scrive –  il grido di allarme di molti esercenti in gravi difficoltà economica che rischiano seriamente di vedere compromessa irrimediabilmente la sopravvivenza della propria attività, mi riferisco in particolare ai parrucchieri/barbieri, ai baristi e ai ristoratori, che sarebbero pronti a riaprire, garantendo ogni precauzione e tutti i dispositivi di sicurezza per evitare il riprendere o il diffondersi del contagio.
Ho scritto a tal riguardo ad esponenti del Governo regionale e ad alcuni Rappresentanti abruzzesi del Parlamento nazionale affinché si facessero interpreti con il Governo per una riconsiderazione della data di riapertura prevista al momento al 1º giugno”.