The news is by your side.

La cisti sebacea o epidermoide

La cisti sebacea è una bolla piena di liquido che si trova sotto la pelle ed è visibile come una protuberanza arrossata. È piuttosto comune ed innocua, infatti può scomparire senza alcuna cura.
Non sempre è semplice distinguere un’innocua cisti sebacea da altri tipi di noduli o rigonfiamenti della pelle che potrebbero aver bisogno di una cura. Se si nota una bolla arrossata, quindi, è consigliabile consultare il proprio medico.
Le cisti sebacee possono essere facilmente confuse con i foruncoli dell’acne, tipici dei ragazzi durante l’età dello sviluppo o con gli ascessi cutanei (piccole infiammazioni della pelle, conseguenti ad una infezione batterica).
In realtà, le vere cisti sebacee sono poco comuni e si formano dalle ghiandole che secernono la materia grassa che lubrifica i capelli e la pelle: le ghiandole sebacee.
Le dimensioni di una cisti sebacea possono variare: alcune sono grandi come una lenticchia, altre possono raggiungere diversi centimetri di grandezza. Non sono contagiose.
La cisti sebacea appare come una protuberanza dura e arrotondata sulla pelle arrossata. Il colore, di solito, è giallo o biancastro; spesso, è presente una piccola zona centrale più scura attraverso cui potrebbe fuoriuscire del pus (materiale liquido, biancastro o giallastro, formato da batteri e cellule morte).
Le cisti sebacee di solito non provocano disturbi (sintomi) né dolore ma se si infettano (ossia se dei batteri penetrano al loro interno attraverso piccole ferite dovute al grattamento) possono diventare più morbide, dolenti e rosse. Il segno caratteristico dell’infezione è la presenza di pus maleodorante che fuoriesce da un foro sulla cisti.
Le cisti sebacee si formano spesso sul viso, sul collo, sul torace, sulle spalle o sulla pelle intorno ai genitali. Si verificano più frequentemente nei giovani adulti o nelle persone di mezza età, in particolare negli individui che soffrono di acne. Di solito non sono ereditarie, in altre parole, non si trasmettono dai genitori ai figli.
Alcuni tipi di cisti si formano intorno ai follicoli dei capelli. A differenza delle altre sono spesso ereditarie e colpiscono più frequentemente le donne.
Le cisti sebacee si formano dalle cellule che costituiscono lo strato superiore della pelle. Tali cellule, che producono la cheratina, normalmente originano nello strato più profondo e poi, nel corso della loro vita, si spostano verso gli strati più superficiali finché non muoiono e vengono eliminate (la forfora dei capelli, ad esempio, è formata da cellule morte della pelle del cuoio capelluto). A volte, però, restano negli strati profondi della pelle e si moltiplicano formando una sacca in cui iniziano a secernere una sostanza, la cheratina, che va a formare il contenuto giallastro presente all’interno della cisti sebacea.
Normalmente innocue e, se sono piccole e non danno fastidio, non richiedono cure perché quasi sempre regrediscono da sole. Per velocizzare la guarigione e ridurre l’infiammazione, potrebbe essere utile tenere un panno caldo contro la zona della pelle in cui si trova la cisti.
È importante evitare di spremerla per svuotarne il contenuto perché ciò potrebbe causare un’infezione e, quindi, la formazione di pus. Inoltre, in questo modo la cisti potrebbe riformarsi.
Se ha un aspetto arrossato, provoca dolore ed è presente del pus, è probabile che si sia infettata e, pertanto, è meglio consultare il medico curante che potrà suggerire la terapia antibiotica più adeguata.
Se la cisti sebacea crea fastidio, dolore o ha un aspetto antiestetico può essere rimossa. Per toglierla è necessario applicare dell’anestetico locale per ridurre la sensazione di dolore e, dopo, eseguire un piccolo taglio (incisione chirurgica) nella pelle per permettere la fuoriuscita del materiale giallastro presente all’interno della cisti. Dopo l’incisione, la ferita è suturata con dei punti, coperta con materiale sterile e medicata periodicamente sino a 7-10 giorni circa dall’intervento. La terapia antibiotica è spesso prescritta da un paio di giorni prima a 4-5 giorni dopo l’incisione chirurgica.