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Fiume Aniene, presentate le osservazioni sul Piano di Tutela: Amati: “salvaguardare la portata idrica”

Redazione – Dal Presidente del  Comitato per l’Aniene Antonio Amati riceviamo ed integralmente pubblichiamo: “Dopo aver partecipato giovedì 18 alla audizione della  VIII Commissione Consiliare Permanente Agricoltura, ambiente della Regione Lazio dove già aveva illustrato le lacune ravvisate nel documento, ha presentato delle osservazioni così che esse vengano colmate ed il PTAR abbia ancora più forza ed efficienza nel salvaguardare il fiume Aniene.

Secondo il Comitato per l’Aniene infatti, il documento di aggiornamento del PTAR non affronta il grave problema della tutela delle portate idriche, senza le quali i corsi d’acqua vengono snaturati quando esse sono carenti o addirittura scompaiono quando sono assenti.

Il Comitato per l’Aniene propone quindi di inserire nel documento la tutela delle portate delle sorgenti che alimentano il fiume Aniene, e più nello specifico, chiede che vengano inserite nel documento come linee guida le prescrizioni presenti nel Rapporto sullo studio effettuato dalla Commissione Scientifica CpA – Regione Lazio – Comuni sugli effetti delle captazioni sul fiume Aniene.

Il CpA ha chiesto quindi che venga inserita nell’aggiornamento del PTAR per la captazione idropotabile della sorgente del Pertuso la soglia massima di 360 l/sec, e che  venga creato finalmente il Comitato di Monitoraggio e sorveglianza del fiume Aniene dando piena attuazione alla DGR 386 del 22 maggio 2009 (in allegato), fortemente voluta dal Comitato per l’Aniene, ma rimasta purtroppo lettera morta.

L’accento è stato puntato anche sulla partecipazione dei cittadini alle scelkte in tema di acqua, chiedendo inoltre che nel documentovenga riconosciuta e valorizzata la partecipazione di Comitati ed Associazioni, come previsto dalla direttiva 2000/60/CE (Direttiva Quadro sulle Acque – DQA) che prescrive di rendere partecipi i cittadini delle scelte adottate in materia.

In linea con la direttiva il Comitato per l’Aniene – conclude Amati –  ha chiesto l’avvio di un partenariato  CpA/Regione Lazio con un tavolo permanente dove affrontare le problematiche riguardanti il corso d’acqua  lungo tutta l’asta fluviale.”