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Emozionante lettera aperta del parroco di Jenne per il Giovedì Santo: “che questo sia un tempo di revisione per la nostra vita”

Redazione – Inizia in maniera insolita il triduo pasquale, con tristezza nel cuore ma anche con la speranza che da questo tunnel si possa vedere la luce. Ed oggi la nostra redazione propone per condividere insieme queste festività attraverso una partecipazione virtuale, la lettera che il parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà ha voluto scrivere al suo amato borgo.

Una nota che sì è rivolta alla sua comunità, ma che come significato si estende ovunque proprio per il carisma pastorale che don Gaetano riesce a trasmettere con la sua dottrina.

Don Gaetano, nello scrivere a Jenne riesce a far immedesimare il pastore che guida il suo popolo in sofferenza e rivolge parole di fede, di cultura, di un forte sentimento autentico:

In questo Giovedì Santo, giorno memorabile nel quale il Signore nostro Gesù Cristo istituì l’Eucarestia e quindi il sacerdozio, il mio pensiero non può non correre a voi, comunità di Jenne, comunità universitaria e accademica.
Con Voi e per voi io vivo la mia vita, e nel dono del sacerdozio esplico il mio essere pastore e maestro per ciascuno. Con voi provo e continuo a provare i disagi di questo tempo, causati da un virus che come fulmine a ciel sereno è piombato nelle nostre vite e nelle nostre famiglie. Esso ha sconvolto la nostra esistenza, la nostra vita e i nostri progetti, oppure si è abbattuto nelle nostre vite per rinvigorirle, ritemprarle e rinnovarle? Solo il tempo, che è capace di “ammaestrare i corpi e la ragione”, sarà profeta di sé stesso.
Voglio che sentiate il mio affetto e la mia riconoscenza, unitamente allo stimolo di spronarvi a non far passare questo tempo invano, nell’ozio e nell’attesa passiva. Questo può essere un tempo speciale, un tempo di grazia e di revisione per la nostra vita, avendo la possibilità di approfondire e verificare la qualità del nostro essere uomini e donne cristiani, di studenti e amici, del nostro rapporto con Dio, ciascuno chiamato a riscoprire la “cura” per sé stesso e per gli altri, quale misura di vera maturità umana, poiché Dio ha avuto ed ha cura per ognuno di noi in questo istante.
I disagi sono tanti è vero, ma noi possiamo trasformare questi disagi in opportunità. Ogni cambiamento e accadimento nella vita, portano con sé il dolore per l’abbandono delle vecchie consuetudini, ma lo stesso dolore e la paura per il “dopo” che non riusciamo a vedere con gli occhi esterni, sono effetti collaterali inevitabili per cogliere il segno di ciò sta oltre la cortina di fumo, per apprezzare meglio il desiderio di una vita nuova rinnovata nelle relazioni tra noi, di un ritorno in se stessi verso il bene supremo, in definitiva, occasione unica per riattivare gli occhi interni che ci fanno intravedere la gioia della resurrezione che Gesù ci ha promesso già su questa terra, che già pulsa tra noi, e poi nella vita senza fine.
Voglio augurarvi ogni bene, nella viva speranza che presto possiamo tutti ritornare alla quotidianità, con la certezza che questo tempo di prova ha permesso il germogliare nell’uomo vecchio, delle nuove gemme di vita meritate dalla passione redentrice di Cristo, nella cui risurrezione ci è stata data grazia su grazia.
Auguri e Buona Pasqua a tutti.
Don GAETANO MARIA SACCA’