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Difficoltà per la medicina di base, Caucci (Arsoli): “Ucp sovraccarica, la direzione Asl Rm 5 sblocchi la situazione”

Una situazione difficile che sta generando un imbarazzo istituzionale

Arsoli – Una problematica scottante quella relativa alla figura del medico di base che serve i comuni di Arsoli e Camerata Nuova. Da qualche giorno infatti a causa della malattia del medico titolare, non vi è stata la possibilità di sostituzione ed il servizio è temporaneamente affidato alle convenzioni delle Unità di cure primarie. Su questa tematica interviene anche il primo cittadino di Arsoli Gabriele Caucci: “Dallo scorso giovedì 14 marzo, i Comuni di Arsoli e Camerata Nuova, sono dunque senza medico di famiglia. La mattina del successivo lunedì 18 marzo, con nota scritta ho richiesto un intervento immediato al Commissario dell’Asl Rm 5. Stante il perdurare dell’assenza per malattia del dott. Napoleoni, considerato che al momento la denuncia penale del collega Liberati non ha sortito nessun effetto, se non uno scarno comunicato aziendale, nel caso in cui entro la giornata di domani non dovessero pervenire significative novità, lunedì interesseremo della questione il Presidente Zingaretti, l’assessore regionale alla sanità D’ Amato e la referente dell’ufficio di scopo per i piccoli Comuni Cristiana Avenali. La giornata di domani è infatti il termine ultimo per gli oltre trecento medici in graduatoria interpellati dall’azienda, al fine di coprire il posto del dott. Napoleoni. È di tutta evidenza come il breve periodo unito alla “scomodità” dei nostri territori, rappresentino degli ostacoli per i potenziali medici interessati. Ma questa non può essere una giustificazione per nessuno. Di questo e di quanto si intende fare per sbloccare la situazione, ho parlato durante un incontro di due ore presso la Direzione Asl Rm 5 con il capo del personale dell’azienda, alla quale ho ribadito che l’attivazione dell’ UCP (Unità Cure Primarie) sovraccarica i medici che ne fanno parte, non soddisfa i pazienti e non risolve in definitiva il problema. Si tratta di una soluzione tampone ed efficace solo per qualche giorno. Anche in questo caso, da amministratori di questi territori, abbiamo una sola arma, quella di stimolare, sollecitare e far accendere i riflettori su situazioni che spesso ci vedono impotenti e privi di validi strumenti per poter incidere su ambiti di competenza di altri enti ed istituzioni.”