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Covid Lazio, preoccupazione zona gialla dopo Capodanno

La variante Omicron continua a preoccupare l’Italia, e i dati dell’ultimo periodo potrebbero portare nuove misure restrittive. Come coloro che si informano assiduamente tramite i propri smartphone e notebook ben sapranno, lunedì 27 dicembre nella regione Lazio sono stati effettuati 39.551 tamponi, con 2.933 nuovi casi positivi. Anche l’incidenza sulle strutture ospedaliere è notevole, con 996 ricoverati, 33 in più rispetto al 26 dicembre, e 135 sottoposti a terapia intensiva; inoltre sono stati registrati 7 decessi. Questi dati conducono ad un rapporto tra positivi e tamponi del 7,4%.

Il rapido avanzare della pandemia ha innescato nuove riflessioni sulle misure che potrebbero essere adottate per rallentarne l’andamento, con l’obiettivo di mantenere la situazione sotto controllo.

Cosa accadrà con l’anno nuovo

 Il rischio è quello di entrare nel regime della zona gialla subito dopo Capodanno; la data probabile è quella del 3 gennaio 2022. L’andamento della pandemia nel Lazio, come del resto in tutta Italia, ha avuto un notevole peggioramento durante le festività natalizie: il 25 dicembre i nuovi positivi erano 4171, la metà dei quali si trovava nella capitale.

L’avanzamento della pandemia preoccupa l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, che nelle sue dichiarazioni non esclude un cambio di fascia dopo Capodanno, sottolineando al tempo stesso l’intenzione di non generalizzare le restrizioni laddove non siano necessarie. L’assessore regionale alla Sanità ha preso provvedimenti per quanto riguarda i reparti dedicati alle cure Covid, aumentando i posti letto degli ospedali di Roma e di tutto il Lazio, con l’obiettivo di fronteggiare al meglio la variante Omicron. Queste misure sono causate dal superamento della soglia delle terapie intensive, un limite fissato al 10%, con il Lazio che registra il 10,3%. Attualmente in Italia sono ben 12 le regioni che oltrepassano questa soglia, rischiando così il passaggio alla zona gialla.

Da considerare anche il report del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, che testimonia i progressi della campagna vaccinale: in Italia sono state somministrate 108.948.819 dosi di vaccino, il 95,7% di quelle che sono state consegnate fin’ora.

 

La situazione purtroppo non migliora, e tutta l’Italia ne sta subendo le conseguenze, incluso l’indispensabile mercato del turismo, che continua a patire la situazione pandemica, ostacolando i piani dei visitatori e degli italiani che vorrebbero semplicemente trascorrere le feste in tranquillità.