The news is by your side.

Cosa aspettarsi dal Giro d’Italia 2021

Il Giro d’Italia edizione 2021 è iniziato da pochi giorni e le emozioni non sono tardate ad arrivare. Nella crono inaugurale a portarsi a casa la tappa è stato il nostro Filippo Ganna, che ha replicato i tre successi a cronometro ottenuti l’anno passato e ha dimostrato una volta di più di essere il migliore al mondo nelle prove contro il tempo. Ora, però, la Corsa Rosa entra nel vivo e non vediamo l’ora di scoprire chi alla fine riuscirà a portarsi a casa questa 104a edizione del Giro.

 

I favoriti per la vittoria finale

L’edizione 2021 ha visto riconfermarsi ad altissimi livelli l’azzurro Filippo Ganna, il campione del mondo a cronometro che si è aggiudicato la crono di apertura e ha indossato per tre giorni la Maglia Rosa, simbolo della leadership nella classifica generale al Giro d’Italia. Ganna, però, non sembra ancora pronto per la vittoria di una corsa di tre settimane e la sensazione di tutti è che da ora in poi si concentrerà solo ed esclusivamente sulle Olimpiadi, rassegna a cui si presenta come l’uomo da battere sia nelle gare in pista che nella cronometro individuale. L’unico italiano che invece sembra poter lottare per la classifica generale è Vincenzo Nibali, con il siciliano che ha recuperato in tempo record dall’infortunio alla mano occorsogli solo qualche mese fa e che non ha sfigurato nella prova di apertura. Sembra però difficile che Vincenzo, reduce da un piazzamento nella TOP 10 dell’anno passato, possa riuscire nell’impresa di portarsi a casa l’ennesimo grande giro della sua carriera. L’uomo da battere è il giovane belga Remco Evenepoel, anch’egli rientrante da un brutto infortunio al bacino rimediato allo scorso Giro di Lombardia quando dopo aver perso il controllo della bicicletta cadde in un dirupo. Il grande assente sarà lo sloveno Pogačar che all’11 di maggio, secondo le scommesse sul ciclismo, a quota 2,20, è il favorito indiscusso per la vittoria del prossimo Tour de France, in leggerissimo vantaggio sul connazionale Roglič e sui due uomini del Team INEOS Bernal e Thomas.

All’Abruzzo vanno tre partenze e un arrivo di tappa

Quest’anno saranno ben tre le tappe che vedranno il nostro territorio abruzzese come protagonista. Il 14 maggio andrà in scena la tappa che da Notaresco porterà a Termoli e si tratterà di un tragitto prevalentemente pianeggiante. Il 16 maggio, invece, ci sarà la prima vera tappa di montagna di questa edizione del Giro, ovvero quella che partirà da Castel di Sangro e che terminerà a Campo Felice, località Rocca di Cambio, a 1655 metri di altitudine. La tappa sarà caratterizzata da ben sette gran premi della montagna e, come detto, sarà il primo vero arrivo in salita di questa edizione della Corsa Rosa. Difficilmente in questa frazione assisteremo a una fuga e la sensazione è che l’arrivo a Campo Felice rappresenti già uno snodo cruciale ai fini della classifica generale. Le pendenze dell’ultima salita si addicono a scalatori puri che dopo 165 km di sali e scendi arriveranno stremati alle rampe finali di giornata. Il giorno successivo, invece, l’11a tappa prenderà il via dall’Aquila e dopo qualche km su suolo abruzzese la Corsa Rosa saluterà per sempre il nostro territorio per fare ritorno, si spera, già a partire dall’anno prossimo. Da diversi anni a questa parte le tappe appenniniche, soprattutto quelle svolte su territorio abruzzese, sono tre le più interessanti di tutto il Giro d’Italia e tale circostanza è confermata anche dal grande riscontro di pubblico che ogni anno la Corsa Rosa riscuote in Regione.

Il nostro movimento ciclistico gode di ottima salute, le varie manifestazioni ciclistiche fanno registrare di anno in anno il record di iscritti e sono sempre di più i giovani che si affacciano a questo magnifico sport, in cui ogni atleta si confronta prima contro sé stesso e, solo in un secondo momento, con gli avversari. Da amanti del ciclismo e da tifosi dei nostri azzurri non possiamo fare altro che sperare che Nibali, nonostante la sua veneranda età, possa continuare a sorprendere e a fare da chioccia ai tanti giovani come Ciccone che hanno già dimostrato di essere sul punto di compiere il definitivo salto di qualità.