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Carsoli, Ex Mael: la crisi del 2006 e la riconversione in servizi caring

CARSOLI – La crisi che interessò la Ex Mael del gruppo Olivetti, venne risolta a Carsoli preceduta da una serie di interventi in cui furono partner e protagonisti sindacati ed istituzioni. Regione e comune fecero valere le loro ragioni, ma con un atteggiamento collaborativo. Il dialogo proficuo con i dirigenti dell’epoca rappresentati dal compianto manager Salvatore Zagami in forza presso la Olivetti di Ivrea, fecerò si che l’azienda non chiudesse lo stabilimento. Un accordo importante fu protagonista di una  riconversione aziendal che dal 2006 ha comunque assicurato lavoro fino a ieri.

Per dare forza alle trattative venne convocato anche un consiglio comunale straordinario che a causa della massiva partecipazione venne svolto presso la Chiesa del Carmine poichè la sala consiliare non era sufficiente a contenere tutti.

E fu li’ che venne approvata e discussa la mozione di sostegno ai dipendenti ai quali era stata già comunicata la cassa integrazione guadagni. Un destino che sembrava essere segnato.

Intervenne l’allora deputato on. Rodolfo De Laurentiis, il presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, tanti altri autorevoli convenuti che intorno ai tavoli allestiti pressochè intorno all’altare ecclesiastico, insieme alle maestranze ed ai sindacati sostennero unitamente a molti  comuni viciniori la “Mozione consiliare”.

Rispetto a ciò l’azienda non si sottrasse dall’evitare la chiusura, e molti posti di lavoro vennero messi in salvo. Va anche evidenziato che non fu facile per le maestranze procedere ad un così radicale cambiamento ma con formazione e tanta voglia di proseguire il percorso seppure in forme diverse hanno dato il meglio di loro stessi, finora.

Era la primavera del 2006. Molta la tensione che per diverso tempo ebbe a caratterizzare la sorte di moltissime famiglie e di quello stabilimento che ormai sembrava arrivato al capolinea.

Tantissime furono le fasce tricolore, tanti i sindaci che raccolsero l’invito di Carsoli: il compianto Massimo Laurenti sindaco di Oricola, gli allora sindaci di Pereto: Giovanni Meuti e di Rocca di Botte Renato Pietroletti, consiglieri regionali, provinciali e rappresentanti dei sindacati.

Il consiglio comunale trovò la sua unità tra maggioranza ed opposizione e ciò fu molto importante: Sindaco era il compianto Luciano Lauri, presidente del consiglio Daniele Imperiale,  maggioranza:  Antonio Berardini, Alberto Prosperi, il compianto Eros De Angelis, Antonello Lucangeli, Mauro Arcangeli, Ettore Bernardini, Carlo Martinelli, Danilo Lucangeli, e per la minoranza: Gianpaolo Lugini, Italo Ottaviani, Carlo Nusca, Mario Mazzetti e Luciano Tarquini.

 

Di seguito il testo di quella mozione del 2006:

MOZIONE DI SOSTEGNO ED INIZIATIVA PER LA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE DELLO STABILIMENTO “OLIVETTI” DI CARSOLI

Nell’ambito del settore economico-produttivo della Piana del Cavaliere, la storia legata allo stabilimento della “Olivetti” di Carsoli ha caratterizzato questa azienda come il principale fiore all’occhiello della nostra realtà locale.

La nascita di questa società risale al 1970 con la denominazione di MAEL la quale si affermò positivamente sul mercato di progettazione e realizzazione di mini computer in ambito europeo.

Successivamente gli interessi della azienda si sono spostati negli anni 80 verso macchine speciali per automazione d’ufficio cominciando con l’automazione del gioco Totocalcio. Di qui l’ingresso di MAEL in OLIVETTI, che nel 1991 divenne TECNOST OLIVETTI. Nel 2004 questa società viene raggruppata sotto l’unica denominazione “OLIVETTI” nel frattempo già controllata da TELECOM.

Dai dati comunicati dalle RSU  e dal Comitato Lavoratori dello stabilimento di Carsoli, si evidenzia come nel corso degli ultimi 25 anni l’azienda abbia compiuto notevoli progressi in termini di progettazione, assistenza e realizzazione di prodotti elettronici di altissimo livello. La Olivetti di Carsoli ha annoverato tra la sua clientela Lottomatica, Totocalcio, l’ente Poste (trattamento di conti correnti) , le Ferrovie dello Stato (macchine per emissione biglietti da sportello e portatili)  la Polizia, le Polizie Municipali (sistemi portatili per gestione dei verbali di infrazione)  il Ministero delle Finanze, l’Inps, l’Inail ( per i chioschi informativi), le Banche( sistemi self-service  e governi esteri quale il Venezuela per il voto elettronico.

Nel 1984 viene attivata in seno a questa azienda una capillare rete di assistenza tecnica che risulta avere caratteristiche di estrema efficienza. Attualmente sono in forza 155 dipendenti presso questo settore.

Le attività commerciali e di marketing, nonché lo sviluppo del software sono svolte a Roma con l’ausilio di circa 70 dipendenti. Nella Sede di Carsoli sono svolte attività di produzione, assistenza tecnica centrale, amministrazione, gestione del personale, progettazione hardware,  elettronica e meccanica e parte della progettazione software. Nello stabilimento di Carsoli trovano occupazione  204 dipendenti ai quali vanno aggiunti altri 20 lavoratori stabilmente occupati in altri servizi (pulizia, contabilità, sorveglianza, mensa).

Complessivamente i dipendenti che possono essere riferiti alle attività dell’ex MAEL sono passati da circa 300 dei primi anni 80 a poco piu’ di 400 degli ultimi anni.

Negli anni trascorsi i bilanci hanno sempre presentato un risultato in attivo per valori anche molto consistenti con fatturati importantissimi.

Queste notizie, non fanno altro che caratterizzare lo stabilimento “Olivetti” di Carsoli in maniera importante e particolarmente significativa sia per il comparto industriale, e sia per l’aspetto occupazionale.

Le RSU e il Comitato lavoratori e le rappresentanze sindacali hanno riferito pubblicamente che l’azienda intende ricorrere alla Cassa Integrazione per gran parte dei lavoratori dello stabilimento e  per un periodo di 13 settimane con decorrenza dal prossimo 20 Marzo.

Tale notizia ha suscitato forte preoccupazione per l’aspetto occupazionale di moltissime famiglie ubicate in tutto il comprensorio zonale che va anche oltre la Piana del Cavaliere ed interessa altri centri della Marsica, e di confinanti paesi delle province di Roma e Rieti. Ci si interroga infatti sul futuro di questo stabilimento e sulle motivazioni che hanno portato l’azienda a ricorrere alla Cassa Integrazione, riferite ad una carenza di commesse.

Le istituzioni, sensibilizzate a riguardo,  ritengono un forte dovere intervenire ed attuare per quanto di loro competenza e facolta’, tutte le iniziative necessarie volte ad apportare contributi fattivi e propositivi in questo momento di difficoltà.  

Ma la sola solidarietà, ritualmente espressa come avviene sovente in casi di crisi aziendali, non è certo l’unico elemento che deve caratterizzare l’azione istituzionale. In casi di difficoltà e forte preoccupazione come quello che si sta vivendo, le iniziative da intraprendere vanno affrontate con determinazione ma soprattutto con propositività solutiva.

Le istituzioni municipali, si impegnano a mettere in campo le proprie risorse, opportunità e intendimenti mirati a contribuire per quanto piu’ possibile ad una soluzione della problematica in atto.

Pertanto si ritiene attualmente percorribile e necessaria una sensibilizzazione forte e concreta presso il Governo Italiano, la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila affinchè traggano da questo documento gli input di azione mirati a risolvere incisivamente e quantoprima possibile questa crisi in atto.

L’auspicio delle istituzioni è che una Azienda di questo livello, che rappresenta da sempre un importante riferimento per la realtà della Piana del Cavaliere e particolarmente affermata a livello nazionale, stia comunque lavorando su una strategia che possa far uscire lo stabilimento da questo momento di empasse.”