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A24 i dieci comandamenti del motociclista, la campagna di sicurezza lanciata da Strada dei Parchi

I numerosi incidenti sia in autostrada che sulle statali portano a sensibilizzare su una maggiore prudenza

Redazione – Si sale su una sella, ci si mette il casco, si accende la moto o il ciclomotore e si parte. Viene da pensare che questi semplici gesti siano sufficienti per sentirsi sicuri durante un viaggio su due ruote. Ma non è così. In Italia sono ancora in molti a trasgredire e ignorare le regole sulla sicurezza stradale, senza pensare o capire che la conoscenza, il rispetto delle regole e il buon senso, possono essere davvero gli strumenti utili, i “compagni” che salvano la propria vita e quella degli altri. E’ questo il leit motive di una campagna di sensibilizzazione attuato da Strada dei Parchi  con i

 i 10 “comandamenti” del motociclista.

1) Utilizzare sempre abbigliamento tecnico di buona qualità: casco, guanti, giacca, pantaloni e stivali con protezioni e paraschiena. Ricordare che per sicurezza passiva si intende anche lo stato di forma fisica e stato d’animo, che possono influenzare il modo di guidare.

2) E’ molto importante scegliere la moto adatta, soprattutto per chi è alle prime esperienze su due ruote, anche se non è quella che per estetica e prestazioni “emoziona” maggiormente.

3) Una volta in moto concentrarsi sulla corretta posizione di guida, l’unica che permetta di utilizzare tutti gli strumenti che il nostro corpo e la moto stessa ci mettono a disposizione, per avere il giusto controllo sulla moto. A questo proposito in caso di assenza di indicazioni affidabili, per imparare a guidare bene e con padronanza una moto, soprattutto se si tratta di un mezzo performante, è meglio affidarsi ai consigli sulle specifiche tecniche di guida da parte di Istruttori Professionisti.

4) Su strada, grazie alla padronanza e alle tecniche di guida che permettono la padronanza del mezzo, occorre imparare a sfruttare gradualmente la propria corsia senza mai invadere quella opposta. Il taglio della corsia per disegnare traiettorie sportive in curva si fa in pista e non in strada, considerare SEMPRE la linea bianca di mezzeria come un muro. Anche nelle strade minori senza linea di mezzeria è necessario “immaginarla” specialmente nelle curve a destra che offrono poca visibilità. Guidare sempre una velocità adeguata al tipo di strada e alla propria capacità di guida.

5) Quando si affronta un sorpasso, manovra che deve durare il minor tempo possibile, bisogna assicurarsi sempre di avere una buona visibilità, immaginando, che nella peggiore delle ipotesi dalla carreggiata opposta possa arrivare proprio un motociclista molto veloce.

6) Utilizzare sempre una moto meccanicamente a punto: controllare periodicamente l’efficienza di freni e sospensioni e stato di usura e pressione dei pneumatici. Lavare la propria moto con cura, serve anche per imparare a conoscerla e soprattutto a verificare che sia tutto a posto.

7) Ricordare che su strada non è possibile stabilire chi “va forte”, ma riconoscere chi guida bene. Spesso chi va troppo veloce su strade aperte al traffico è soltanto una persona incosciente che mette a rischio la propria vita e soprattutto quella degli altri.

8) Imparare a mantenere sempre un buon margine di sicurezza. Immaginare gli imprevisti è un buon modo per non rischiare di esagerare. In gruppo è opportuno mantenere una distanza di sicurezza e assicurarsi la propria visuale procedendo sfalsati.

9) Dare sempre tutte le spiegazioni necessarie ad un passeggero prima di partire soprattutto se non abituato. Tenere presente che l’equilibrio dinamico di alcune moto sportive può essere compromesso dalla presenza di un passeggero.

10) Caricando la moto per andare in viaggio, ricordarsi di regolare la pressione delle gomme e il precarico delle sospensioni, fare molta attenzione nella distribuzione dei bagagli. La moto carica non rinnega le proprie caratteristiche dinamiche, ma acquista maggiori spazi di frenata e maggiore inerzia in ogni manovra. Il primo punto su cui concentrarsi è un’elasticità di guida che non metta in crisi il sistema moto-bagagli.