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Drappo bianco a Tivoli per ricordare la strage di Capaci

Tivoli – “Un semplice drappo bianco, il colore della purezza e della legalità, per ricordare Giovanni Falcone – e con lui tutte le altre vittime delle mafie – il magistrato palermitano che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia, tra i primi a identificare Cosa Nostra, contro la quale ha combattuto sempre senza paura, fino a essere ucciso. Un lenzuolo simbolo anche della determinazione con la quale tutti noi – i sindaci in prima linea – dobbiamo combattere contro tutti i soprusi, i ricatti, le violenze, le corruzioni, ogni giorno. Perché le mafie, come dice don Ciotti, “sono un pensiero, un atteggiamento, sono tra noi, ma possono essere sconfitte”. Con queste parole il sindaco di Tivoli ha commentato il gesto compiuto dalla istituzione tiburtina nell’esporre un drappo bianco sulla facciata del Municipio nel ricordo della strage di Capaci. Molti i comuni italiani che hanno aderito a tale iniziativa.
I fatti nella storia: 


“Il 23 Maggio 1992, Giovanni e la moglie Francesca, di ritorno da Roma, atterrano a Palermo con un jet del Sisde, un aereo dei servizi segreti partito dall’aeroporto romano di Ciampino alle ore 16,40. Tre auto, una Croma marrone, una bianca e una azzurra li aspettano. È la scorta di Giovanni, la squadra affiatatissima che ha il compito di sorvegliarlo dopo il fallito attentato del 1989 dell’Addaura. Ma poco dopo aver imboccato l’autostrada che congiunge l’aeroporto alla città, all’altezza dello svincolo di Capaci, una terrificante esplosione (500 kg di tritolo) disintegra il corteo di auto e uccide Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.”