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La zona industriale della Piana del Cavaliere, servono nuove idee per l’occupazione e le imprese

Piana del Cavaliere – E’ stato uno dei quattro distretti industriali d’Abruzzo che in epoche passate ha fatto la storia dell’imprenditoria. Epoche di grandi opportunità che hanno visto protagonista la realtà di Carsoli e di Oricola come base per moltissime aziende e stabilimenti di prestigio. La collocazione geografica, un tempo elemento di base come scelta per le location, presenta ancora oggi tutte intatte le forti potenzialità di un settore che deve essere sviluppato secondo aggiornati criteri d’avanguardia.  Con il tempo la Piana del Cavaliere è oggi diventata una sorta di città in cui i confini territoriali dei quattro comuni sono meramente formali. La comunità è integrata perfettamente e gli scambi di amicizia, di rapporti in questo comprensorio zonale hanno assunto caratterizzazioni differenti rispetto al campanilismo del passato.

Una crescita mentale portata avanti soprattutto dalle nuove generazioni. L’epoca delle società consortili, dei distretti strutturati è comunque servita a qualcosa, per l’elaborazione di progetti e per aver creato una sorta di “filtro” istituzionale nella individuazione delle potenzialità. La crisi di settore ha visto chiudere i battenti di molte strutture, e si è rimasti impassibili, quasi scettici in molti casi nel pensare ad individuare forme solutive.

La zona industriale deve tornare a farsi sentire con una sorta di struttura intercomunale, che possa costituire un riferimento per imprese, aziende e riqualificare i format di occupazione. Le infrastrutture ci sono, basti osservare il collegamento tra l’asse viario della A24 che conduce alla Turanense… un potenziale sottosviluppato per l’ampiezza di spazi, di servizi.

Nel contempo, mentre si tenta dunque di individuare la causa degli odori molesti, forse un pensiero al rilancio di questo enorme potenziale sarebbe da tenere ben presente.