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6 Aprile 2009, il nostro pensiero per L’Aquila, una città ancora ferita

ricordo l'aquilaCarsoli. In questo triste anniversario,  intendo riproporre una testimonianza diretta  e personale, di quei giorni e di quei momenti vissuti con intensità nell’ambito delle attività istituzionali di  quel momento. Possiamo ricordare, ma solo le sensazioni, i brividi e il senso di grande impotenza rispetto alla violenza della natura deve farci riflettere, e non dimenticare mai. (Daniele Imperiale – Direttore Responsabile di Cittalcentronline/Confinelive) 

“Una testimonianza “fuori porta” da parte di una realta’ alla quale il terremoto ha arrecato solo una grandissima paura e danni minori rilevati solo alla Chiesa Parrocchiale. A Carsoli, 40 km dall’Aquila, si era gia’ a conoscenza della sequenza sismica in atto nell’aquilano, e non appena scesi in strada dopo la scossa delle 3,32…noi ci siamo guardati intorno e ci siamo resi conto che la nostra cittadina era intatta…Immediato il pensiero al nostro capoluogo…la violenza della scossa avvertita ci ha subito portato a temere il peggio…per l’Aquila. Dopo poco le prime sommarie notizie ascoltate nelle radio della autovetture ci hanno immediatamente confermato l’amaro responso: Carsoli, cosi’ come tutto l’Abruzzo aveva perso la mamma. La paura, lo sgomento, l’incertezza…anche qui non riuscivamo a razionalizzare…la violenza della terra d’Abruzzo aveva colpito a morte l’Aquila nostra. Sì l’Aquila nostra, anche per noi che viviamo in questo lembo di terra marsicana al confine con il Lazio.

Di qui le mie sensazioni personali…tornati a casa verso le 6 del mattino, le inesorabili immagini di Raisat24news non danno tregua ad una certezza…non riesco a razionalizzare…

Verso le nove del mattino tutti i componenti della giunta siamo in Comune…non si razionalizza nulla…io non riesco a capire…le immagini della notte continuano a scorrermi nella mente…L’Aquila, l’Aquila nostra non c’è piu’! Dagli occhi, come una fontanella naturale, escono continuamente delle lacrime…non vorrei mostrare debolezza…ma non riesco razionalizzare…Arriva la telefonata di don Enzo…la Chiesa Parrocchiale ha subito dei danni…subito ci rechiamo sul posto con i tecnici e vedo dei calcinacci sull’altare principale…

Mi rendo conto dello scampato pericolo…e penso alle Chiese crollate, quei luoghi sacri che custodiscono la storia di tutti, della vita di tutti, dagli eventi piu’ lieti a quelli piu’ spiacevoli… quei luoghi ora non ci sono piu’…

Quel centro storico magico…del quale si beavano gli aquilani e tutti quelli che avevano l’onore di poterci essere…quel caffè del gran caffè nel chiosco che ci consentiva di “rimirarci” quella bellissima piazza intrisa di storia e di cuore d’Abruzzo…

L’Aquila…quella della Prefettura dove ci venne conferita la medaglia d’argento al Valor Civile, quella della Corte dei Conti dove andavo per conto del mio Comune, quella del Catasto, quella della motorizzazione, quella della Regione, della Provincia e quella L’aquila di tutto per noi non c’era piu’!

Non si razionalizza… eppure il mio ricordo va a tutte quelle volte dove ho avuto l’onore di stare nella Sala “Celestino V” della Provincia, dove anche il piu’ barboso dei convegni assumeva una connotazione suggestiva; quel ricordo va a tutte quelle volte dove mai mancavo di entrare nella Basilica di Collemaggio “pe remiramme” quella imponenza di bellezza, di arte, di storia e di fede….quella volta che don Rossano, mi fece visitare ogni angolo della Basilica, potendone apprezzare aspetti ancorpiu’ particolari e suggestivi…

Quella signora…di via XX Settembre, che piu’ volte intravedevo da dietro i vetri delle finestre, mentre parcheggiavo l’auto…ora non aveva piu’ casa! E tutti gli altri amici e conoscenti…le vittime…il cui numero lievitata di ora in ora… Non riesco a razionalizzare…

I ricordi dell’Aquila si accavallano…la mamma istituzionale non c’è piu’! Passa la mattina ed in Comune attiviamo subito una task force per dare una mano… organizzando la ricettività per 200 posti letto…mi sembra un sogno…non riesco a razionalizzare…nel pomeriggio arriva un pullman con 20 ragazzi extracomunitari che vengono ospitati al Santuario Madonna dei Bisognosi…Mi sembra di vivere quei racconti bellici spesso raccontati dai nostri nonni…Cerco allora di razionalizzare e di rendermi utile…di ritrovare una energia perduta…piangendomi addosso non risolvo nulla…

Eppure l’Aquila…quella del Mc Donalds dove qualche volta portavo mio figlio per stare un po’ insieme…quella L’Aquila dei bei negozi…non c’era piu’! Ma dove era la sua gente? Le case spallate…il centro storico frantumato…Un dolore mi pervade…cerco di razionalizzare ma non ci riesco…

Ora il pensiero va a Tione degli Abruzzi, da anni un gemellaggio unisce quel piccolo centro con la nostra cittadina..cosa sara’ accaduto in quel piccolo paesino…chiamo Claudio, Alvio il Sindaco ed il responso è dei piu’ amari…

Infine vivendo da anni l’esperienza di amministratore comunale, penso ai colleghi dell’Aquila…a quel sindaco Massimo Cialente che con una dignita’ tale deve contenere un lutto cosi’ grosso, e nello stesso tempo attivarsi per le sue forti responsabilità di primo cittadino…

Vorrei ora abbracciare questa intera citta’…colpita nel suo profondo…l’Aquila nostra!

Tornerai a volare per l’Abruzzo!

-Daniele Imperiale- Assessore alle Finanze Comune di Carsoli –

18 maggio 2009″