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XX edizione del Premio Hombres Itinerante: a Pereto si celebra la storia della manifestazione in una cornice d’eccezione

PERETO AQ – L’edizione 2025 del Premio Hombres torna a Pereto, nel luogo in cui è nato, per celebrare il suo ventennale, rendere omaggio alla  sua storia e alla comunità che lo ha visto nascere e festeggiare 20 anni di cultura e di borghi.

Il Premio Hombres è stato creato dal Professor Enzo D’Urbano; prende il nome da un personaggio autentico del borgo di Pereto il cui appellativo era appunto Hombres, un uomo che ha dato alla comunità elementi di cultura e condivisione popolare. La natura itinerante del Premio, nei borghi autentici d’Italia, esprime il desiderio di incontrare i tanti Hombres che vivono nelle realtà locali e che condividono con esse i medesimi valori.

Il Premio Hombres si articola in diverse sezione, poesia, silloge di poesia, racconti, giornalismo, fotografia e videopoesia. La cerimonia di premiazione si svolgerà in una cornice d’eccezione, la chiesa di San Giovanni Battista che proprio lo scorso anno ha compiuto 500 anni.

L’appuntamento per tutti è per sabato 1 novembre alle ore 16.30 a Pereto nella chiesa di San Giovanni Battista.

Riportiamo di seguito le parole del Sindaco Giacinto Sciò che ancora una volta sottolineano l’importanza della memoria e della cultura, come linfa vitale della comunità:

“Nel 2025 il Premio Hombres torna a Pereto per celebrare la sua ventesima edizione: un traguardo importante e un ritorno carico di emozione. Qui, a Pereto, il premio è nato, e qui ritrova la sua casa, le sue radici, il senso più autentico della sua storia.

Dopo alcune edizioni itineranti in giro per l’Italia, riportarlo oggi nel nostro paese significa onorare la memoria di chi lo ha ideato e reso realtà: Enzo. La sua passione, la sua dedizione e la sua fiducia nella cultura come strumento di crescita hanno donato al nostro territorio prestigio, visibilità e soprattutto un orizzonte di valori condivisi.

Il Premio Hombres non è soltanto un concorso letterario, ma un simbolo di comunità, di apertura e di speranza. Grazie alla sua famiglia, che con impegno e amore ne custodisce lo spirito e continua a  farlo crescere.

Vent’anni di storia sono un traguardo che parla di memoria, ma anche di futuro, perché, dove c’è memoria c’è domani e dove c’è cultura c’è sempre vita e possibilità di rinascita.

Grazie, Enzo, per averci donato un’eredità che ancora illumina il cammino della nostra comunità”.