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Vivere l’Agriturismo oggi, intervista ad Amedea Ambrosetti Giorgilli

Turania – Con l’emergenza Covid, è aumentato il turismo montano naturalistico, e nel Lazio la valle del Turano sotto questo punto di vista era e rimane una eccellenza del territorio. E quindi un numero sempre maggiore di persone scelgono la natura incontaminata, luoghi sicuri dove il gusto a km O si fonde con il voler bene agli animali, ai prati verdi immensi, all’ombra di piante secolari.

In un antico casale in pietra Amedea Ambrosetti Giorgilli insieme a suo marito Otello Ferramosca e sua figlia Marzia vivono una realtà in una dimensione diversa: il loro “Agriturismo Ferramosca” situato a Turania, un bellissimo piccolo borgo che trae origine da questa denominazione per l’appunto dal Lago Turano situato appena qualche chilometro più avanti.

D.L’emergenza ha di fatto cambiato le abitutidini del turismo, quale impatto ha avuto il covid in queste forme di turismo che si sono rivelate essere sicure e gradite da grandi e piccoli? 

R. L’Agriturismo in generale ormai da anni affascina molte persone, specialmente se le strutture riescono a fornire servizi a tutto campo, quali il pernottamento ed il gusto della buona tavola. Abbiamo sofferto le chiusure da lockdown, come tutti, ma abbiamo anche avuto un riscontro di aumentato gradimento per le nostre zone e per la nostra struttura. Abbiamo però dovuto adeguare gli standard, ovviamente a quelle che sono le esigenze del momento: primo fra tutti la sicurezza. Così come la filiera del gusto a km 0 approda sulle nostre tavole, abbiamo adottato parimenti una filiera di sicurezza nel caldo delle antiche mura del nostro casale ad esempio, provvedendo a ridefinire spazi, resi più sicuri, continuamente sanificati. L’emergenza però non ha cambiato abitudini, anzi potremmo dire che ha favorito il turismo montano-collinare. E la vicinanza con Roma, pone questa zona sempre come una eccellenza del territorio. In Agriturismo stanno bene i piccoli, che finalmente si godono i prati, gli spazi aperti, liberano le loro gioie nel gioco senza alcun rischio, i grandi che lasciano fuori i problemi quotidiani e si immergono quasi in una avventura che quando è al termine lascia un magone.

L’impatto covid è forte, ma nel nostro caso anche l’offerta di pernottamento è amplissima, si può sia soggiornare nelle stanze dell’antico casale a cui si accede riservatamente, oppure in una altra struttura adiacente al casale nella quale ci sono graziosi bilocali per essere vissuti.

D. La formula vincente  è conduzione familiare?

R. La passione per questo lavoro, e la familiarità che si ha nel cuore viene recepita dai clienti che poi diventano amici. Noi siamo amanti degli animali in generale, e ci occupiamo anche di piccoli amici a quattro zampe che sono con noi e che affidiamo a chi voglia detenerli secondo tutte le prescrizioni normative. La conduzione familiare è recepita come un potersi trovare a proprio agio, e poi sta nell’essere se stessi, sapendo coccolare l’ospite, senza invasioni di campo, e lasciarlo libero di vivere gli spazi con estrema naturalezza e senza timori, essendo a proprio agio ovunque.

D. E per i servizi di cucina quale pensa sia l’evoluzione del momento? 

Non c’è un momento specifico, anzi nella cucina tradizionale possiamo riscoprire antichi sapori. Se utilizziamo uova per fare la pasta fatta in casa che provengono dalle nostre galline, la filiera è certificata ma soprattutto consente di apprezzare un gusto unico.  La selezione degli ingredienti è fondamentale, e per questo noi abbiamo creato una filiera circolare. Ma ad esempio il conferimento del sapore alla pasta è contenuto nei passaggi che riguardano le uova, l’acqua, la farina, la manualità e anche la preparazione su spianatoie in legni antichi, e circondati dalle mura in pietra, conferisce quell’unicità di un tempo. Quindi non c’è un momento particolare, la formula in Agriturismo deve seguire semplicità, e lasciare quella persistenza di gusto in ogni servizio di cucina che viene portato in tavola.

D. Cosa pensa per il futuro? 

R. Noi continueremo a seguire il nostro lavoro con la spontaneità, il garbo di cui siamo portatori per default, la nostra soddisfazione consiste nel compiacere gli ospiti, renderli felici e lasciare un bel ricordo, tale da voler tornare a trovarci.

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