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Vivaro Romano nella storia

Vivaro Romano –
Di origine equa, Vivaro Romano venne edificato su uno sperone di roccia chiamato Colle Gennaro a 757 metri di altitudine. Il territorio del comune di estende per oltre 12 Kmqm con circa 500 metri di dislivello, dai 569 dei piani ai 1081 del Monte Croce. I ruscelli Sésera e Carecarone per secoli hanno segnato il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. Il nome Vivarium o Vivarus o Bibarus è di derivazione incerta venne attribuito probabilmente per l’abbondanza della acque, come parrebbe confermare il nome Peschiera dato alla piazza centrale dell’abitato. Il primo documento storico sul Castello di Vivaro ce lo offre il Regesto dell’abbazia di S. Maria in Farfa, della quale Vivaro era feudo, e risale all’anno 1012. Le successive vicende del Castello si confondono con la storia del paese: molti furono i signori del Vivaro, finché nel 1609 il papa Paolo V Borghese lo acquistò per il nipote Marco Antonio. Il paese divenne Comune italiano nel 1870, assumendo il nome di Vivaro Romano. SANTO PATRONO: SAN BIAGIO V. e .M (festa 3 febbraio)COMPATRONA: MARIA SS. ILLUMINATA (4-5-6 agosto)
ROCCA BORGHESE La Rocca Borghese risale alla metà del XIV secolo. Nel 1609 il Papa Paolo V Borghese l’acquistò per il nipote Marco Antonio . Durante l’insorgenza contadina antifrancese del 1799 il Castello fu distrutto. Attualmente la rocca è oggetto di una vasta opera di recupero da parte del Comune che l’ha acquisita: suggestivo è il teatro all’aperto realizzato nei giardini interni; in allestimento è il museo di tradizioni locali all’interno della Torretta; in attuazione anche un recupero archeologico. SANTUARIO DI MARIA SS. ILLUMINATA Il Santuario di Maria SS. Illuminata sorge in località “le Pantane” in cui la leggenda vuole che sia stata ritrovata, occultata al tempo delle scorribande saracene, l’icona bizantina della Madonna Illuminata, che prende il nome dal misterioso fascio di luce che avvolse il punto in cui era sepolta. Il santuario è nominato per la prima volta in una bolla di Urbano IV nel 1262. Suggestiva la fiaccolata notturna che si svolge il 4 agosto dal santuario al paese. CHIESA DI SAN BIAGIO V. e M. La chiesa di San Biagio si appresta a compiere 100 anni. Fu consacrata, infatti, il 5 agosto 1910. La costruzione, a tre navate di stile romanico, fu edificata nel luogo in cui sorgeva l’antica. All’interno si trovano affreschi del Galimberti, di pittori della scuola romana, un originale organo pneumatico dei fratelli Rieger. RISORSE NATURALISTICHE Sorgente “La Nocchia”, acqua con proprietà diuretiche e salutari.