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Violenza sulle donne: non più rito abbreviato e riduzioni di pena per i femminicidi. Lo annuncia l’avv. La Scala di “Chi l’ha visto?”

Vinta una nuova battaglia per la legalità e la giustizia. Il presidente di Gens Nova e la sua squadra sempre al servizio delle vittime e dei loro familiari

Il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Secondo quanto emerge dal VII Rapporto Eures sul femminicidio in Italia, nei primi undici mesi del 2020 le donne vittime di omicidio sono state 94 (dati aggiornati ad oggi), una ogni tre giorni. Un dato allarmante, aggravato ulteriormente dall’emergenza sanitaria: basti pensare che durante il lockdown le chiamate al 1522 sono aumentate del 73%.

Ma non ci sono solo dati allarmanti, quest’anno la giornata contro la violenza sulle donne è accompagnata da un grande traguardo raggiunto. La Corte Costituzionale, infatti, ha confermato la legittimità costituzionale della norma che esclude il rito abbreviato per i femminicidi e le conseguenti riduzioni di pena: ossia i delitti sono puniti con la pena dell’ergastolo.

A spiegarcelo è l’avv. Antonio La Scala, che molti conoscono per la nota trasmissione del mercoledì di Rai2 “Chi l’ha visto?”, Condotta da Federica Sciarelli, dove spesso interviene a favore di famiglie che da anni sono alla ricerca disperata dei propri cari scomparsi.

L’avv. La Scala è docente universitario e presidente dell’Associazione Gens Nova (organizzazione di volontariato), che si occupa di persone scomparse e di tutela e sostegno legale dei familiari, e grazie alla quale la giurisprudenza in materia di femminicidio si è evoluta negli ultimi anni , arrivando alla conquista di leggi fondamentali per restituire a chi resta – ai familiari e soprattutto ai figli delle vittime – tutela e giustizia (vedi la legge n. 4 dell’11 gennaio 2018).

Ma in cosa consiste esattamente la novità, se la legge n. 4 dell’11 gennaio 2018 già da due anni ha esteso l’ergastolo anche ai femminicidi? L’avv. La Scala spiega che l’omicidio in Italia, regolato dall’art. n. 575 del codice penale, prevede come pena la reclusione fino a circa 21 anni da scontare. Scatta l’ergastolo per determinati casi di omicidio:

  • se il fatto è commesso con premeditazione
  • se il fatto è commesso adoperando sevizie o crudeltà
  • se si è agito per futili motivi o per motivi abietti
  • se si sono adoperate sostanze venefiche
  • se il fatto è a danno di discendenti o ascendenti (il padre o il figlio)

Con la nuova legge n. 4 dell’11 gennaio 2018 è stato esteso l’ergastolo anche ai femminicidi nei confronti di persona stabilmente convivente con il colpevole o ad esso legato da relazioni affettive.

“Dopodiché – prosegue l’avvocato – c’è stata un’ulteriore novità normativa riguardante il rito abbreviato e la riduzione di pena. Alcuni tribunali hanno sollevato la questione dell’incostituzionalità di tale legge, in quanto violerebbe il principio di uguaglianza e il principio del giusto processo. Dopo un anno la Corte Costituzionale si è pronunciata rigettando tali domande, e confermando come perfettamente costituzionale l’art. 438 cpp che elimina il rito abbreviato e le riduzioni di pena per i casi in cui è previsto l’ergastolo. Da oggi, quindi, deve essere applicato a tutti gli omicidi con ergastolo, compresi i femminicidi ”.

Una grande vittoria, che mette la parola “fine” su una battaglia lunga decenni, e per cui l’avv. La Scala, insieme all’associazione Gens Nova, ha speso anni, risorse ed energie, rinunciando anche alla propria vita personale, solo per restituire un po ‘di giustizia alle tante vittime di violenza e alle loro famiglie, che a lui si rivolgono costantemente.

“Gens Nova è una squadra meravigliosa: ogni anno si fanno circa 600 eventi, quasi due al giorno di media; tutti eventi costruttivi per dare voce a tante domande ea tante battaglie ”. Non solo violenza sulle donne, ma anche bullismo e cyber bullismo sono argomenti molto trattati e di cui La Scala si fa portavoce da oltre 15 anni, arrivando ad oltre ventimila minori incontrati nelle scuole di tutta Italia per sensibilizzare i più giovani a queste tematiche sociali di cui non si parla mai abbastanza.

Grazie alla “grande famiglia” di Gens Nova, da anni vengono promosse iniziative di tutela con l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale a favore di soggetti svantaggiati, anche economicamente, e diffonde i valori della giustizia sociale e della legalità. Inoltre, offre assistenza legale completamente gratuita per le persone che versano in condizioni precarie e che altrimenti non la possibilità di far valere i propri diritti.

Gens Nova ha sedi in quasi tutta Italia. A settembre 2020 è stata inaugurata a Roma la sede di Gens Nova Lazio, l’obiettivo dell’avv. La Scala è proprio quello di creare una rete sempre più capillare per diffondere questo grande servizio aiutando quante più persone possibili.