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Villa Adriana: arrivano gli alveari nella villa dell’imperatore per il biomonitoraggio delle specie vegetali

Villa Adriana – Il 20 maggio si è celebrata la terza Giornata Mondiale delle Api, e in questa occasione l’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae ha installato a Villa Adriana, in collaborazione con la Federazione Apicoltori Italiani (FAI), in seno al progetto Apincittà, una postazione di alveari per il biomonitoraggio e la mappatura delle specie vegetali presenti e degli eventuali metalli pesanti derivati dalle attività antropiche esterne.

Gli alveari, collocati in postazione strategica, defilata rispetto al flusso dei visitatori ma integrata con l’area archeologica e con le sue fioriture, hanno in primis una funzione scientifica, dal momento che il sito archeologico costituisce un ecosistema di straordinario interesse, ospitale per l’ape mellifera chiamata a delinearne l’inedita biodiversità delle specie vegetali, molte delle quali autoctone e spontanee.

Il progetto si indirizza anche verso l’attività didattica per le scolaresche e la produzione del miele, in aggiunta a quella dell’olio Evo e del pizzutello, già promosse da Villae.

Gli alveari installati a Villa Adriana costituiscono inoltre un ulteriore e concreto segnale di impegno e attenzione delle istituzioni verso una specie minacciata che, nonostante le avversità con cui è costretta a confrontarsi, continua a stupire per le enormi potenzialità che può esprimere, ben oltre la vocazione produttiva che ne fa un essenziale elemento del settore agro-alimentare.

Siamo onorati – dichiara il presidente della FAI, Raffaele Cirone – di poter offrire il nostro più appassionato e qualificato supporto tecnico. Villa Adriana, oltre ad essere un prestigioso sito archeologico appartenente al patrimonio mondiale Unesco, rappresenta un vero e proprio ecosistema. Gli alveari in attività servono ad estrarre dati dall’ampia area di bottinatura che le nostre api hanno a disposizione. Ci aspettiamo tuttavia molto di più, perché Villa Adriana è un riferimento per la messa a punto di buone prassi: intendiamo creare un modello per altri siti in cui introdurre le api a fine di biomonitoraggio, nel pieno rispetto dei delicati beni culturali con i quali gli alveari si trovano ad interagire. Questa iniziativa rappresenta un inedito a livello internazionale.”

“Le Villae già operano favorendo le specie erbacee e i fiori spontanei – prosegue il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati – in un’armonica alleanza con la natura. Tale scelta assicura un habitat agli insetti impollinatori ormai rari nell’ambiente rurale, contribuendo così alla ricchezza di un ecosistema unico, grazie alla coabitazione delle diverse specie. In questi luoghi la tutela si applica non solo ai monumenti e alle architetture, ma anche alla qualità paesaggistica, alla tradizione culturale e alla biodiversità tipica dell’ager Tiburtinus, come dimostrano le iniziative sull’olio e sul pizzutello che ormai da anni l’Istituto porta avanti a favore del territorio, a cui oggi si aggiungono gli apiari di Villa Adriana.”