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“Veteribus nova permisce, Petrarca a Tivoli” alla Rocca Pia, parole e musica tra l’antico e il moderno nei versi di Petrarca

Tvoli – Sabato 10 ottobre alle 18 alla Rocca Pia, Tivoli si confronta con la figura di Francesco Petrarca, una delle tre corone della storia delle letteratura nostrana e padre della lingua italiana. “Veteribus nova permisce, Petrarca a Tivoli” è il titolo dell’evento a cura dell’associazione La Terzina che grazie alla collaborazione con la Pro Loco e il patrocinio del Comune di Tivoli è stato inserito nel cartellone di eventi del Settembre Tiburtino. Il professor Rino Caputo, presidente del Centro Studi Ars Nova italiana di Certaldo, già ordinario di Letteratura italiana della facoltà di Lettere e filosofia dell’ Università di Roma Tor Vergata ne parlerà con Lucilla Tiberi del dipartimento di Studi letterari, filosofici e di storia dell’Università di Roma-Tor Vergata. Accompagneranno il dialogo, le note dei musicisti Mario Alberti ai flauti, Franco Menichelli al liuto e alla chitarra a dieci corde con la partecipazione dell’attrice Daniela Sistopaolo che reciterà versi petrarcheschi.

“Petrarca è uomo di ogni tempo, in grado di scrivere delle lettere a Cicerone e Virgilio come se fossero suoi contemporanei e al tempo stesso di prevedere persino noi come suoi coevi” spiega il professor Rino Caputo introducendo l’incontro in programma a Tivoli. “Nell’interessante attacco della sua Lettera ai posteri dice proprio: “Avrai forse inteso dire alcuna cosa di me…” dando per scontato che lui avrebbe resistito ai secoli, arrivando fino al nostro tempo, a noi che oggi guardiamo alla sua poesia. Da questo nasce il titolo scelto per l’evento di Tivoli. In latino ma molto fresco. Petrarca, infatti, a differenza di Dante che esalta il volgare, pensa e scrive in latino. Con Petrarca il volgare diventa quasi un’ esperienza sofisticata, raffinata. Basti pensare, appunto, al Canzoniere che infatti ha un titolo in latino Rerum vulgarium fragmenta ma poi è tutto in italiano: la lingua del petrarchismo, arrivata fino a noi che con il suo modello ha influenzato il modo di fare poesia in tutta Europa e dura per quasi tre secoli. Senza Petrarca – prosegue Caputo – non ci sarebbe stato Shakespeare coi suoi Sonetti, non ci sarebbero state le poesie di Ronsard o Gòngora. Da cui Veteribus nova permisce a mescolare l’antico col moderno, le cose vecchie con quelle nuove e da questa sintesi Petrarca è in grado di rendere appunto la grande arte poetica che tutti gli riconosciamo. Proprio questo sarà presentato a Tivoli assieme a un collegamento ineliminabile con Dante che appartiene a una generazione precedente di cui Petrarca è figlio. A partire da questi rapporti sarà presentata una piccola antologia significativa dei componimenti d’amore di Dante e di Petrarca”.

“Il progetto proposto da La Terzina su Petrarca – spiega Irene Timperi, consigliera del sindaco di Tivoli per la valorizzazione degli eventi, della tradizione e del folklore – rientra pienamente nel contesto di aggregatore del Settembre tiburtino. Il sindaco è estremamente felice di ospitare l’evento, sperando anche in una futura collaborazione con tutti gli attori protagonisti di questo importante lavoro. In tal senso ringraziamo il maestro Mario Alberti, il professor Caputo per i loro interventi a Rocca Pia con l’auspicio sincero di poterli ospitare di nuovo prossimamente, quando speriamo ci sarà la possibilità di allargare l’invito a più persone e avere una platea ancora più ampia”.