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Vaccini a Tagliacozzo, Giovagnorio: “in tilt organizzazione con nuovo sistema fornitura Asl”

Tagliacozzo – “Tutto andrebbe alla perfezione nell’hub vaccinale di Tagliacozzo, presso la prestigiosa sede del Palazzo Ducale, se non fosse che a causa di una incomprensibile disposizione, posta in atto dal responsabile del servizio farmaceutico della Asl1, da qualche giorno a questa parte, si creano ritardi e disservizi per gli utenti e gli operatori del centro.” Con queste parole il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio lamenta una disorganizzazione presente negli Hub Vaccinali del suo comune ma come in altri della Marsica e così prosegue nella nota stampa:

“Fino a prima di Pasqua infatti, la preparazione delle dosi avveniva in sede, da parte di un farmacista che era presente in ogni hub vaccinale, ma da quando si è deciso di concentrare il servizio di preparazione ad Avezzano e poi di procedere allo smistamento, sono incominciati i problemi e i ritardi.

Il Comune e i gruppi di volontariato stanno collaborando con la Asl, profondendo grande energie e impegno affinché la campagna vaccinale sia il più funzionale possibile, ma poi incomprensibili decisioni e burocrazia da parte dell’Azienda, unitamente all’inefficienza lavorativa di alcuni, mettono i così detti “bastoni tra le ruote” e mandano in tilt la macchina organizzativa.

Oggi, domenica 18 aprile, sono previste quasi 250 vaccinazioni le cui somministrazioni sarebbero dovute iniziare alle ore 10.00, ma sono le 11.00 e delle dosi ancora non se ne vede neanche l’ombra” ha dichiarato il Sindaco Vincenzo Giovagnorio. “Inevitabili assembramenti interni ed esterni al centro, ingorghi e file di automobili di cittadini che seguitano a confluire, ma che non sono serviti nella vaccinazione, spazientimenti che gli operatori e i volontari a stento trattengono e calmano.

Sarebbe il caso forse che chi è preposto a questa funzione si alzasse un’ora prima al mattino (anche di domenica), così da provvedere alla preparazione e allo smistamento dei vaccini in modo puntuale.

Questa modalità.- conclude il primo cittadino –  comporta inoltre che lo smistamento delle dosi preparate nell’unico centro di Avezzano verso gli hub debba farsi più volte al giorno con dispendio di risorse, di mezzi e di personale”.