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Una casa per l’Ucraina, firmato a Roma protocollo Prefettura-Notariato

Roma – Firmato  a Roma il protocollo d’intesa per il supporto alle attività di accoglienza
dei profughi ucraini, tra il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi e la Presidente del Consiglio Nazionale del
Notariato Valentina Rubertelli, anche in rappresentanza del Comitato “Una casa per l’Ucraina”.
Attraverso questo protocollo il Consiglio Nazionale del Notariato, per il tramite del Comitato “Una Casa per
l’Ucraina” costituitosi all’indomani dello scoppio del conflitto, intende fornire un supporto concreto ai profughi
ucraini, devolvendo la cifra di 145.000 euro, raggiunta dalla raccolta fondi avviata all’interno della categoria,
alla Prefettura di Roma affinché venga destinata alla ristrutturazione ed all’allestimento di immobili confiscati
alla criminalità organizzata ubicati sul territorio di Roma Capitale.
La Prefettura di Roma impiegherà la somma per l’acquisto di arredi e di ogni altro allestimento necessario a
rendere immediatamente fruibili quattro immobili, da destinare all’ospitalità dei cittadini ucraini, sino al termine
della situazione emergenza:
– Appartamento sito in Roma Via Fiume Giallo n. 440 int. 9
– Appartamento sito in Roma Via Fiume Giallo n.440 int.10
– Appartamento sito in Roma Via Fiume delle Perle n.11
– Appartamento sito in Roma Via Villa di Faonte n. 79/A
La collaborazione fra Notariato e Prefettura di Roma rappresenta una soluzione efficace per aiutare in modo
concreto e tempestivo chi a causa della guerra ha perso tutto, a cominciare dal rifugio più importante, la propria
casa.
“Come Notariato abbiamo ritenuto che l’emergenza più immediata cui occorre far fronte sia quella della “casa”,
anche perché la casa costituisce il cuore della nostra attività e ad essa viene legata la figura del notaio –
dichiara Valentina Rubertelli, Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato. – “Ma non solo, vogliamo
trasmettere il messaggio che quei beni che la criminalità organizzata aveva impunemente acquistato, o
costruito, con l’utilizzo dei proventi derivanti da attività illecite risorgono a nuova vita e potranno svolgere una
funzione di cui essere orgogliosi”.
“Il contrasto ai gruppi criminali, realizzato sottraendo loro i profitti del malaffare, può dirsi davvero completo
solo quando è accompagnato dalla restituzione alla comunità dei beni sequestrati e confiscati, che in tal modo
si trasformano in presidi di legalità e in simboli di giustizia.” – dichiara il Prefetto Piantedosi – “E in quest’ottica
allora un valore ancora maggiore assumono questi immobili i quali, grazie al contributo offerto che ne
consentirà un immediato utilizzo, vogliono altresì rappresentare un segno tangibile di aiuto, di accoglienza e
di solidarietà al popolo ucraino.”