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Tutor autostradali spenti da una sentenza della Corte di Appello, ma su A24 e A25 proseguono i controlli. Da Luglio nuovo sistema.

Redazione – E’ stata disposta la disattivazione dei Tutor su tutte le autostrade italiane, compresa la A24 e A25  per effetto della sentenza pronunciata della Corte d’appello di Roma, che obbliga la società autostrade a spegnere il sistema di controllo automatico di velocità. La decisione è arrivata al termine di una causa avviata nel 2006 che vede protagonista la Craft, una piccola azienda di Greve in Chianti (Firenze), titolare del brevetto e Autostrade per l’Italia. Il sistema tutor, oltre a svolgere la funzione di autovelox, misurando la velocità “istantanea” al passaggio del veicolo, registra anche la velocità media del mezzo in un tratto di strada compreso tra due stazioni di rilevamento. La prima telecamera fotografa la targa del veicolo registrando data e ora del passaggio, il secondo rilevamento avviene nella stessa modalità al portale di uscita. Il sistema è progettato in modo tale da salvare solo i dati dei veicoli che superano il limite massimo di velocità e attraverso il database della Motorizzazione risalire al proprietario del mezzo.
“Il Tutor ha contribuito a ridurre del 70% la mortalità sulle autostrade italiane” – dichiara il prefetto Roberto Sgalla della Polizia Di Stato – “ed ha funzionato anche dal punto di vista dell’educazione stradale  visto che le multe per eccesso di velocità sono diminuite del 18%”.

I CONTROLLI CONTINUANO: il famoso Safety Tutor, gestito dalla Polizia Stradale, resterà dunque spento in attesa di un nuovo brevetto, ma i controlli proseguiranno. Sulle autostrade saranno infatti operativi agenti di Polizia Stradale con pistole laser, autovelox e altri sistemi di rilevazione di velocità tradizionali nonché nuove strumentazioni che permettono di registrare il superamento dei limiti anche in movimento.

UN NUOVO SISTEMA IN VIGORE DA LUGLIO: Autostrade per l’Italia ha dichiarato che “il tutor non verrà rimosso dalla rete e sarà immediatamente sostituito con un nuovo sistema diverso da quello attuale, già omologato dal ministero dei Trasporti nel maggio del 2017″, che verrà sperimentato nel mese di luglio 2018.