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Tuffi di fine anno ad Avezzano: studenti festanti tutti in acqua nella fontana di Piazza Risorgimento

AVEZZANO – È calato il sipario sull’anno scolastico e, puntuale come l’allergia da polline a maggio, anche quest’anno ad Avezzano si è celebrato l’ultimo Giorno di Scuola con la consueta dose di libri chiusi, zaini lanciati (simbolicamente) e… tuffi proibiti.

Sì, perché se per gli insegnanti il 6 giugno è sinonimo di “finalmente un po’ di pace”, per centinaia di studenti delle medie è più qualcosa tipo: “Corri, togli le scarpe e buttati in fontana prima che arrivi qualcuno a impedirlo!”.

Teatro dell’epico rito di passaggio, ancora una volta, la mitica fontana di Piazza Risorgimento, che nel pomeriggio di ieri si è trasformata in una sorta di piscina pubblica non autorizzata. I ragazzi, evidentemente stremati dalle ultime interrogazioni e spinti da un sole che più che primaverile sembrava ferragostano, non hanno resistito al richiamo dell’acqua. E poco importa se il regolamento comunale – e il buonsenso – suggerirebbero di evitare simili acrobazie.

Con un entusiasmo degno delle Olimpiadi, si sono susseguiti tuffi, schizzi, risate e (immancabili) incidenti tecnologici: più di uno studente è finito in acqua con lo smartphone in tasca. Addio TikTok, addio selfie, benvenuto centro assistenza. Ma si sa, i ricordi più belli non sono quelli salvati sul cloud, bensì quelli inzuppati nella memoria (e nei vestiti).

I passanti hanno osservato la scena tra l’incredulo, il divertito e il rassegnato. Qualcuno ha storto il naso, altri hanno scattato foto, e c’è chi ha tirato fuori la classica frase “ai miei tempi queste cose non si facevano” (spoiler: si facevano eccome, solo che nessuno le filmava).

Del resto, c’è un che di poetico in questa piccola ribellione acquatica: un tuffo collettivo per salutare l’anno scolastico e dare il benvenuto a un’estate piena di libertà, gelati, e sì, anche cellulari rotti.