The news is by your side.

Tribunale diritti del malato, la situazione nella Asl Roma 5 e quale futuro per l’Ospedale di Subiaco?

Subiaco – Riportiamo il comunicato integrale ricevuto dal Tribunale diritti del Malato Subiaco:

I Dati: ASL RM5, circa 500.000 residenti.
Standard fissato dalla Regione: 3 posti letto per acuti, per ogni 1000
residenti; quindi 1500 posti letto di diritto
Dal totale dei 5 ospedali contiamo 431 posti letto per acuti, circa un posto letto per
ogni 1000 residenti. Mancano, dunque, i due terzi dei posti letto previsti (889 in meno),
come ha scritto la stessa Asl nel suo Rapporto Annuale: “la Asl Roma 5 può contare
su 431 posti letto per acuti a fronte dei 1.320 che dovrebbe avere sulla base del
fabbisogno della propria popolazione”.
Cosa si prospetta.
Dal Piano Regionale 2021-2023, si evince che con un cronoprogramma di 7 anni,
nascerà il Nuovo Ospedale Tiburtino, presso Bagni di Tivoli, si prevede un costo di
circa € 204 milioni per un progetto di 347 posti letto. Secondo il Piano Regionale 2021-
2023 dovrà SOSTITUIRE l’attuale ospedale di Tivoli, che sulla carta ha 258 posti letto
(ma sono in funzione soltanto 174 posti letto). Dunque si spenderanno 204 milioni per
avere, SOLTANTO, 89 posti letto in più?!?!
La Regione Lazio concentra su Roma e dimentica i piccoli ospedali di provincia.
Piccoli ospedali che negli ultimi anni sono stati depotenziati al punto che, in quello di
Subiaco, si effettuano solo sporadici (al massimo una volta a settimana: sono rimasti
in organico solo 2 chirurghi su 5) piccoli interventi in day surgery come ernie e similari:
ci sono casi di preospedalizzazione effettuata a Subiaco nel mese di agosto ed
intervento eseguito, dopo oltre un mese, a Tivoli. Interventi oncologici e complicati
non si possono eseguire perché l’ospedale di Subiaco è sprovvisto di terapia intensiva
(chiusa nel 2015) e sub intensiva.
Si chiedono i posti letto mancanti sul territorio Asl Roma 5.
Si chiede di implementare gli attuali ospedali e non semplicemente sostituirli.
Regolarizzare e Potenziare l’esistente costerebbe molto meno ai cittadini e
decongestionerebbe “VERAMENTE” il Pertini e gli altri ospedali di Roma, come
dichiarato da Zingaretti e D’Amato a proposito del progetto sul Nuovo Ospedale
Tiburtino.
QUALE FUTURO PER GLI OSPEDALI MONTANI DI AMATRICE, ACQUAPENDENTE E SUBIACO?
Arrivano i fondi del PNRR = rischio ospedali di comunità
La Regione Lazio ha presentato il nuovo Piano Territoriale sanitario della Asl di
Viterbo, dal quale prevede il nuovo ospedale di Acquapendente, gemello di quello di
Subiaco (è, infatti, un “Presidio in zona particolarmente disagiata come l’Angelucci”)
anche un futuro come “Ospedale di Comunità”, che è la classificazione relativa alle
nuove strutture residenziali territoriali che rappresentano una via di mezzo tra
l’ospedale per acuti e le strutture residenziali assistenziali. Una struttura a gestione
infermieristica che la Regione affianca al presidio d’area disagiata.
La responsabilità complessiva della struttura è in capo a un dirigente.
La responsabilità dell’assistenza è in capo ad un infermiere.
La responsabilità clinica è affidata ai medici di famiglia.
Questo precedente del gemello-Acquapendente preoccupa molto perché, se un
simile progetto venisse delineato anche per Subiaco, sarebbe un ulteriore
declassamento rispetto all’ospedale sede di Pronto Soccorso che era l’Angelucci
prima di essere declassato a “Presidio in zona particolarmente disagiata” nel 2014.
Noi, al contrario, chiediamo la riassegnazione della classificazione standard di
Ospedale sede di Pronto Soccorso con la riapertura dei reparti cancellati, a partire
dalla Terapia Intensiva, non un futuro da reparti a gestione infermieristica!
Prima che arrivi dalla Regione Lazio questa nuova mannaia, ai servizi
sanitari, al nostro territorio, chiediamo, alla nuova amministrazione del
comune di Subiaco
– di dar corso alle promesse elettorali formalizzate,
– di riprendere il percorso per la classificazione di “Ospedale
Montano” con la ripresa dell’Iter della L.R. n. 9 del 6 aprile 2009,
– di coordinarsi con tutti i sindaci che hanno già deliberato e
bussare con tutta la forza istituzionale del territorio al Consiglio
Regionale
Visto il depotenziamento generale anche il servizio CUP si allinea e, di
conseguenza, ci arrivano lamentele da parte dei cittadini sulle lunghe
attese, servizio spesso ridotto ad un solo sportello.
Ogni tanto però una buona notizia:
dopo ripetute segnalazioni, siamo stati informati che dal 4 ottobre 2021
nell’ospedale di Subiaco il servizio ambulatoriale di Linfodrenaggio per i
pazienti oncologici finalmente è riaperto. Di nuovo funzionante il lunedì e
mercoledì dalle ore 11.30 alle ore 13.30.
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO TIVOLI / SUBIACO 05 novembre 2021