A Carsoli si leva forte la voce di una madre che ai social affida lo sfogo i costi e le difficoltà legate al trasporto pubblico per gli studenti. Con parole accorate, la donna racconta la propria esperienza: il figlio frequenta l’Istituto Tecnico Agrario di Avezzano, in località San Pelino, e per garantirgli l’abbonamento annuale TUA ha dovuto sborsare circa 650 euro, cifra che diventerebbe ancor più gravosa se scelta nella formula mensile, pari a 97 euro per nove o dieci mesi di scuola.
Il confronto con altre regioni rende ancora più evidente la disparità: nel Lazio, spiega, il Cotral consente agli studenti di utilizzare diverse tratte con un unico abbonamento, a fronte di una spesa che non supera i 300 euro annui. In Abruzzo, invece, l’abbonamento resta vincolato a una tratta specifica e non permette spostamenti su altre linee senza acquistare un ulteriore biglietto.
La donna, sottolinea l’impatto che queste spese hanno sulle famiglie: in un nucleo di quattro persone, con due stipendi nella media, 650 euro annui per il trasporto – a cui vanno aggiunti i costi dei libri – rappresentano un peso rilevante. Inoltre, l’accesso alle agevolazioni è limitato a chi ha un ISEE inferiore ai 10.000 euro, soglia che esclude molte famiglie che pur non navigano nell’agio.
Alla questione economica si sommano le criticità del servizio: pullman vecchi, spesso con infiltrazioni d’acqua, che rendono disagevole il viaggio quotidiano degli studenti. Una condizione che, secondo la madre, stride con i costi elevati richiesti.
Il messaggio si conclude con un appello al sindaco di Carsoli, Alessandro Marcangeli, relativamente agli esiti degli incontri avuti con i vertici della TUA. Una richiesta che va oltre la polemica personale e che vuole portare all’attenzione delle istituzioni una problematica che da anni pesa sulle famiglie della zona.
Con amarezza, la donna lancia anche una provocazione: se la situazione non dovesse migliorare, forse converrebbe mandare i figli a studiare nel Lazio, dove costi e servizi sembrano più favorevoli.