Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, le lancette dell’orologio torneranno indietro di un’ora: alle 3 dovremo spostarle alle 2. Con questo semplice gesto si conclude il periodo dell’ora legale e torna in vigore l’ora solare, che ci accompagnerà fino all’ultimo weekend di marzo 2026.
Per molti, la buona notizia è che domani si dormirà un’ora in più: un piccolo regalo di fine ottobre, anche se le giornate inizieranno ad accorciarsi e farà buio prima. Con il ritorno dell’ora solare, infatti, le ore di luce pomeridiane diminuiscono, ma al mattino il sole sorgerà “prima”, facilitando il risveglio e le attività nelle prime ore del giorno.
Cos’è l’ora legale e perché si cambia
L’ora legale è una convenzione introdotta per risparmiare energia e sfruttare meglio la luce naturale durante i mesi primaverili ed estivi. Spostando le lancette un’ora avanti a marzo, si riduce l’uso dell’illuminazione artificiale nelle ore serali. In Italia fu adottata per la prima volta nel 1916, in piena Prima guerra mondiale, proprio per motivi di risparmio energetico. Dopo varie sospensioni e riprese, è diventata una pratica stabile dal 1966, in linea con gli altri Paesi europei.
Negli ultimi anni, tuttavia, si discute molto sulla possibilità di abolire il cambio d’ora, lasciando in vigore l’ora legale per tutto l’anno. L’Unione Europea ha più volte affrontato la questione, ma al momento ogni Stato membro può decidere autonomamente se mantenere o meno la doppia alternanza tra ora solare e legale. L’Italia, per ora, ha scelto di non modificare il sistema.
Quando tornerà l’ora legale
L’ora legale tornerà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo 2026, quando le lancette verranno spostate un’ora avanti. Fino ad allora, ci godremo il ritmo più naturale dell’ora solare — e, per questa domenica, un’ora di sonno in più.