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Terrore d’autunno: battezzata la nuova variante covid: si chiamerà “Omicron”

Tornano in scena i virologi funebri

Editoriale – E’ stata battezzata dall’OMS la nuova variante del covid 19 prima d’ora detta sudafricana ed ora ufficialmente ribattezzata con la denominazione avveniristica di “Omicron”. L’oms l’avrebbe definita preoccupante. Come tutto del resto. Tutto è preoccupante. Viviamo nell’era di un terrore psicologico che rischia di uccidere l’anima delle persone più di quanto già non abbia fatto questo cavolo di virus che sembra essere stato progettato in ogni suo particolare per distruggere il tenore di vita delle persone. Non tutte però.

E di contro osserviamo una divisione del popolo, ci troviamo a distinguerci tra vaccinati e non. Roba di un altro mondo che non avremmo pensato di dover vivere. Goccia a goccia questo terrore d’autunno cerca di spegnere entusiasmi, e di incutere ancora paura. La comunicazione ha un ruolo importantissimo, e se poi persevera nell’errore di terrorizzare il popolo, sicuramente sbaglia e di grosso. Così come sbaglia la politica, per lo meno quella partitica che sembra vivere un’altra dimensione di questo covid.

Forse dovremmo un pò ripensare che le preoccupazioni ed i pericoli di morte sono da sempre presenti ogni giorno. Ogni uomo è a rischio ogni minuto può morire. Come potrei morire ora io mentre sto scrivendo o al termine dell’articolo. Semplicemente perchè noi non siamo i padroni della nostra vita.

Il rischio morte è un terremoto, che può capitare da un momento all’altro anche magnitudo 9 e distruggere tutto ciò che esiste. Non lo sappiamo. Ma nemmeno per la paura di morire possiamo smettere di vivere.

Dobbiamo stare attenti, distanti, con le mascherine, fare attenzione, cautela, chi più ne ha ne metta. Ed i virologi funebri tornano in voga: e se la variante fresca fresca fosse resistente al vaccino? Ma non lo sappiamo, e come è accaduto per le decine di varianti per le quali è stato terrorizzato il popolo nel periodo autunno inverno. Una iattura. Probabilmente dovremo abituarci a vivere solo in estate. E rinchiuderci d’inverno. Solo che chiudendo negozi ed attività finisce anche un tessuto economico produttivo, ma la coperta è corta. Di questo passo anche le auree pensioni e privilegi annessi potrebbero risentirne. Si vuole evitare l’intasamento delle terapie intensive. Il 90% delle persone si è vaccinato, il 10 non è d’accordo e si genera anche una divisione sociale su questo pensiero. Purtroppo.

Si può pensarla diversamente ma non per questo si deve smettere di essere fratelli, e ricordarsi che in questa bolgia covid vaccinati o non ci siamo dentro tutti fino al collo. Altri meno. Chi vive nella bambagia. Chi doveva aprire le scatole di tonno ed oggi lecca le dita della marmellata di visciole artigianali dei barattoli privi di etichetta. Basta. Viviamo, rispettando le regole. Chi si infetta starà in casa, chi sta in contatto resta in quarantena. Va bene ma basta terrore di morte durante la vita.