Castel di Tora – Il sindaco di Castel di Tora, Cesarina D’Alessandro, punta il dito ancora una volta, denunciando la crescente distanza tra i territori interni della provincia di Rieti e chi governa.
“La dignità dei sindaci è costretta a farsi sentire alzando la voce – scrive D’Alessandro – perché troppo spesso assistiamo solo a passerelle e promesse, mentre i problemi reali restano irrisolti”.
Al centro delle critiche ci sono le decisioni calate dall’alto che riguardano le aree marginali, dalle nomine dei commissari alle controversie sul dimensionamento scolastico, che hanno costretto diversi Comuni a ricorrere perfino al TAR, finanziando autonomamente le spese legali.
Un’altra preoccupazione riguarda la proposta di legge regionale sull’ATO unico, che potrebbe portare alla cancellazione dell’ATO3, riducendo ulteriormente l’autonomia dei territori più fragili. Dalla Regione, denuncia il sindaco, non è arrivata alcuna risposta alle contestazioni avanzate dai Comuni.
A peggiorare il quadro, secondo D’Alessandro, ci sono i tagli previsti nella manovra di bilancio 2025 per i piccoli Comuni, una misura che rischia di svuotare di significato le stesse strategie per le aree interne di cui tanto si parla a livello nazionale.
“Questa è la politica della prepotenza – afferma – fatta di spot lampo e passerelle, mentre i territori vengono accompagnati silenziosamente verso il declino. Non è un errore di penna: c’è la volontà di ridurre al silenzio le comunità locali”.
Il sindaco ribadisce infine che i primi cittadini non chiedono privilegi, ma solo rispetto, ascolto e partecipazione reale alle scelte che riguardano le comunità. “Continueremo a difendere il diritto dei cittadini a essere rappresentati e valorizzati” conclude D’Alessandro.