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Tariffe autostradali A24, spunta lo sconto per i pendolari a carico delle Regioni Lazio e Abruzzo

Redazione – Ormai sembra essere ufficiale l’esito dell’ incontro svoltosi a Roma ieri  presso la sede del  Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza del Ministro Delrio e dei presidenti delle le Regioni Lazio e Abruzzo. L’incontro è stato convocato per fare trovare una veloce soluzione relativa alla riduzione dell’aumento sui pedaggi che ha scaturito numerose proteste anche forti a livello istituzionale.  intervento volto a ridurre l’incremento del pedaggio autostradale della A24 e A25. E da questo incontro la soluzione  stata individuata, così come ipotizzato già qualche giorno fa: saranno le due Regioni  a farsi carico dello sconto del 20% in favore degli utenti dell’infrastruttura. Queste le parole estratte da uno  striminzito comunicato diffuso da Regione Abruzzo: la premialità dovrebbe riguardare, evidentemente, gli utenti pedolari, ma non viene indicato il modo in cui verranno definiti.  Ma per il momento nulla cambia, Strada dei Parchi  proseguirà ad applicare le tariffe stabilite ad inizio anno, maggiorate del 12.89% rispetto al 2017, incassando il dovuto dai viaggiatori, pendolari e non; la fiscalità regionale, invece, coprirà gli sconti: a dire che pur volendo boicottare le autostrade, come proposto da decine di cittadini infuriati, comunque pagheremo, tutti e con fondi pubblici, una parte degli scellerati pedaggi imposti dalla società del gruppo Toto.  In attesa che riprenda il confronto fra il Governo, i Ministeri dei Trasporti e delle Finanze e il concessionario, “per la definizione di un nuovo piano economico e finanziario”, recita la nota della Regione. “L’eventuale intesa” da raggiungere, per la quale Regione Abruzzo starebbe lavorando, “è quella di determinare l’abbattimento pressochè totale dell’incremento subito dai cittadini e dalle imprese, ritenuto insostenibile anche da parte delle Regioni”. Ma l’annuncio, basato solo su ipotesi e senza alcuna certezza ha lasciato perplessi automobilisti, e anche parti politiche. Tutto resta nelle ipotesi. Vedremo.