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Subiaco verso l’Europa; intensa giornata con gli eventi territoriali per il Giubileo della Misericordia

 

subiaco-europaSubiaco – Una giornata intensa, tra testimonianze, ricordi e riflessioni su cosa voglia dire “essere Europa”. dire “essere Europa”.
Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, nell’ambito degli eventi territoriali che la Regione Lazio sta sostenendo in occasione del Giubileo della Misericordia.

È importante, in questo momento di crisi identitaria, economica e sociale, ricordare che l’Europa è una ricchezza, seppur nella sua incompiuta evoluzione.

A testimonianza di questo, molto significativi sono stati gli interventi di Matteo Mennini, Presidente di “Bambini + Diritti Onlus” e Responsabile della Comunità per minori “Le Colonne d’Ercole ” e il racconto di vita di Mohamed Keita, che fuggito dal suo paese, in Europa ha scoperto quella che è diventata una passione e un mestiere di vita: la fotografia.
Una tavola rotonda con i ragazzi della scuole superiori , a fine mattinata, ha rappresentato un ulteriore momento di approfondimento sul tema.

Nella parte serale, gli interventi dell’ Abate Ordinario di Subiaco, Don Mauro Meacci, della Dott.ssa Paola De Gasperi , figlia di Alcide de Gasperi e del Prof. Luigi Gianniti Capo del Servizio Studi del Senato della Repubblica, già Capo del Gabinetto del Ministro per gli Affari europei, hanno ripercorso il lungo tragitto che ha condotto l’Italia a partecipare nella fondazione dell’Unione Europea. Sono stati ripercorsi i momenti critici di un percorso complicato, ma anche la convinzione di Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, che come Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri dal 1945 al 1953 preparò la strada per il futuro dell’Italia nello scenario Europeo. Sono state ricordati i sentimenti che hanno portato a pensare questa prospettiva, in un momento di fragilità delle nazioni che usciti dal secondo conflitto mondiale, avevano la necessità di pensare all’appartenenza di un’entità sovranazionale, che permettesse di intervenire laddove le singole nazioni non potessero fare da sole, e creando allo stesso momento una grande prospettiva d’insieme, incentrata sulla pace, sul libero scambio, sulla fratellanza e sulla sussidarietà.
Questo avrebbe comportato, tra le altre cose, la libera circolazione delle persone e lo scambio culturale e sociale che oggi sono alla base di una nuova generazione di giovani che gira l’Europa, che parla più lingue e che ha contribuito a cambiare profondamente il tessuto sociale, ricorda la dottoressa Paola De Gasperi.
Prima di De Gasperi, tutti i relatori, in particolare l’Abate Meacci, hanno sottolineato l’importanza dell’opera di S. Benedetto da Norcia che nel suo periodo sublacense definì la sua Regola “Ora et Labora”, dalla quale scaturì un nuovo ordine continentale. S. Benedetto, come affermato dall’Abate Meacci “divenne inconsapevole costrutture della futura Europa, pur non avendo in quel momento alcuna idea di quale conseguenze straordinarie potesse avere la sua opera”.
L’intervento finale di Gianniti ha ricordato il discorso di De Gasperi nella Conferenza di Bruxelles del 1948, un’esortazione alla pazienza e all’intelligenza nel proseguire un percorso che non si sarebbe mai dovuto arrestare :
“Non abbiamo il diritto di disperare dell’uomo , né come individuo né come collettività. Non abbiamo il diritto di disperare della storia , poiché Dio lavora non solo nelle coscienze individuali, ma anche nella vita dei popoli”.

il Sindaco Francesco Pelliccia e l’Assessore alla Cultura Angela Marocchini hanno evidenziato come questa iniziativa sia sintomo della volontà della Città di Subiaco di evidenziare il suo ruolo europeo, partendo dalle radici di S. Benedetto, primo europeista, e di una volontà di contribuire percorso europeo, già fortemente sostenuto con le iniziative legate alla fiaccola “Pro Pace et Europa Una” che ogni anno attraversa il continente europeo.

Il Coro Polifonico della Città di Subiaco ha chiuso la giornata di lavori con una toccante esibizione.
Straordinario momento finale è stata la consegna da parte della famiglia Lozzi del brano che Romolo Lozzi, letterato sublacense, scrisse negli anni 50′ come inno alla nuova Europa dedicato ad Alcide de Gasperi. Per la morte dello Statista Romolo Lozzi non riuscì mai a farne dono al Presidente De Gasperi. Ieri Sira Lozzi, figlia di Romolo, ha compiuto ciò che per anni era rimasto incompiuto, donando a Paola De Gasperi, figlia di Alcide, il testo originale del Brano. Il Coro Città di Subiaco ha terminato quindi la serata proprio con l’esecuzione inedita, in prima assoluta, di questo brano. Emozioni a fior di pelle. Subiaco contribuisce ancora ad alimentare il sogno europeo,