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Subiaco, il punto su Monte Livata: acquedotto, collettore fognario e servizi turistici

Subiaco – Il Sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia, è stato intervistato dalla redazione in merito all’acquedotto e alle opere maggiori in cantiere a Monte Livata.

Sindaco, qual è la reale situazione in merito alle infrastrutture più importanti di Monte Livata, tra cui l’acquedotto, il collettore fognario e gli impianti sportivi?

Innanzitutto grazie della possibilità di fare chiarezza e di rendere ulteriormente nota la voce dell’Amministrazione. Appena insediati ci siamo subito occupati, come progetti fondamentali per il territorio, delle infrastrutture portanti di Monte Livata, per permetterne il rilancio dopo una stagione di agonia durata anni: la seggiovia, il collettore fognario e l’acquedotto.

La seggiovia e gli impianti sportivi

Nel 2012 riuscimmo assieme alla Regione Lazio a far riesumare il finanziamento della seggiovia e a prorogarne la possibilità di chiusura Lavori. Grazie all’intervento della Regione Lazio con 2,5 milioni e di privati per la parte restante (circa 1,4 milioni), i quali sono stati obbligati attraverso l’approvazione di un nuovo piano industriale ad investire 5 milioni sulla montagna, nel dicembre 2013 è stata inaugurata la nuova seggiovia. Abbiamo veramente fatto tutto in tempi brevissimi grazia ad un lavoro determinato e d’insieme, perché consci che far ripartire Monna dell’Orso significava ridare subito un flusso vitale a Monta Livata.

Contemporaneamente sono stati riavviati anche l’Anello, la Pista da Fondo, la Slittinovia, l’Area Fun che, forse qualcuno lo dimentica, ma erano chiusi e vincolati da un contenzioso annoso.

Il collettore fognario

Contestualmente ci siamo messi al lavoro per sbloccare il collettore fognario. Un’opera già realizzata ma che presentava problemi di funzionamento e soprattutto mai attivata da Acea Spa. Abbiamo lavorato sodo con Acea Ato 2 che ha portato avanti un serio lavoro di verifica e intervento su tutta la rete che ha dato i suoi frutti finalmente tra il 2013 e il 2014, quando, su istanza del Comune, Acea ha formalmente preso in carico il collettore che è stato effettivamente messo in esercizio ed oggi in funzione.  Diversi oggi sono, infatti, i privati che si sono già allacciati.

L’acquedotto

Investimmo la Regione Lazio del problema acquedotto contestualmente alla fase di riavvio degli impianti. E proprio in concomitanza con l’apertura della seggiovia ci fu consegnata dall’allora Assessore regionale  Refrigeri la determinazione con cui si assegnava al Comune di Subiaco il contributo di 450.000 € per il secondo lotto.  Il secondo lotto prevedeva l’arrivo della condotta sino alla piana di Livata. Oggi quest’opera, complessa, in quanto per buona parte su roccia, è stata completata e collaudata. Nel 2016, la giunta appena insediata, ha risolto anche un problema di contenzioso che si stava generando facendo riprendere e concludere i lavori. La prova della messa in esercizio è avvenuta nella scorsa primavera. Mentre si svolgeva l’intervento abbiamo fatto realizzare il progetto per il lotto finale che completerà l’opera.  Prima della fine dei lavori del secondo lotto abbiamo richiesto alla Regione Lazio e ad Acea una riunione congiunta per il finanziamento di questo lotto finale. La stima delle opere è di 2 milioni di euro per completare l’acquedotto sino a Campo dell’Osso.

Nel corso della riunione insieme all’Assessore alle Infrastrutture regionale Alessandri e all’Ing. Piotti, Responsabile della STO (segreteria tecnica operativa) dell’Acea ATo 2, la STO si è impegnata a reperire le risorse necessaria nel proprio piano investimenti nella sua totalità, prevedendo di completare la progettazione entro il 2019 e di prevedere l’inizio lavori finale per il 2020. Un risultato notevole frutto del lavoro di interazione istituzionale e della volontà di chiudere un’opera annosa. Nella medesima riunione la Regione Lazio si è anche detta disponibile, successivamente, a realizzare poi la rete idrica di distribuzione.

Questo sarebbe un grande risultato. Leggerlo in maniera negativa è incomprensibile. Comprendo bene che sono 60 anni che si attende l’arrivo dell’acqua a Monte Livata e che per questo dobbiamo chiedere scusa a tutti i livatesi come Comunità di Subiaco, ma ora che si sta lavorando per chiudere il processo dovrebbe essereci un’atmosfera di soddisfazione.

Il problema concreto, che ha rallentato di decenni la realizzazione dell’opera, è relativo al 2005, quando si sottoscrisse la convenzione per il passaggio dell’intero Servizio Idrico Integrato dal Comune di Subiaco ad Acea Ato 2. Nel verbale di consegna fu scritto esplicitamente che al Comune di Subiaco sarebbe spettata la conclusione dell’opera e poi ad Acea Ato 2 la futura gestione. Era quella l’occasione, irripetibile, per obbligare il gestore a concludere l’opera con un cronoprogramma definito e poi a gestirlo. Fu fatto il contrario e poi, sino al 2011, nulla è stato fatto per reperire le risorse per il completamento.

Al di là di quanto accaduto noi continueremo comunque a lavorare per rispettare questo cronoprogramma e per far mantenere a tutti gli enti preposti gli impegni presi per raggiungere un traguardo che riteniamo storico e prioritario.

Continueremo a lavorare con la medesima costanza e determinazione su Monte Livata. Proprio ieri, come Presidente della Comunità del Parco dei Monti Simbruini, insieme al Presidente, abbiamo prodotto una nota di sollecito alla Regione per l’approvazione dell’aggiornamento del nuovo piano d’assetto che aprirebbe una possibilità di una nuova stagione di investimenti, soprattutto per quel che concerne i servizi attinenti alla seggiovia, compreso l’innevamento artificiale e più in generale l’attività turistica nel suo complesso.

Grazie Sindaco, per la disponibilità e la puntualità delle informazioni fornite.