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Stress e prevenzione del burn-out, la Asl Roma 6 attiva il sostegno psicologico per gli operatori sanitari

Lazio – Attivo il sostegno psicologico e di ascolto per la gestione dello stress e la prevenzione del burn – out degli operatori sanitari della ASL Roma 6.

L’obiettivo è quello di “Ascoltare e raccogliere le richieste di aiuto e rispondere alle possibili problematiche di ordine psicologico che possono insorgere negli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19”. Il progetto nasce su iniziativa del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSMDP) in collaborazione con la Unità Operativa Dipartimentale di “Psicoterapia e Psicodiagnosi”. 

L’emergenza sanitaria creatasi a seguito della diffusione dell’infezione da Sars-CoV-2 vede gli operatori sanitari tra i lavoratori a maggior rischio di esposizione al virus e di conseguenza ad un maggior livello di stress psicofisico determinato oltre che dalla maggior esposizione al contagio, anche dalla paura di contagiare i propri familiari, dal contatto con la morte e dalla crescente difficoltà a coniugare aspetti legati al lavoro con quelli della propria vita privata e familiare, basti pensare a come è repentinamente mutato il ritmo lavoro-famiglia.

Quanto su detto – spiegano dal DSMDPevidenzia come il sovraccarico emotivo e fisico aumenti in modo geometrico il livello di distress degli operatori sanitari che, se prolungato nel tempo, può portare alla cronicizzazione con un importante impoverimento delle proprie risorse psicologiche fino a sfociare nella sindrome del burn-out, che può portare ad una sintomatologia caratterizzata da depressione, ansia generalizzata, disturbo da panico, sentimenti negativi, ridotta efficacia professionale sino alla messa in atto di sistemi di compensazione patologici, quali consumo e abuso di alcol, medicinali e, nei casi più gravi, quadri di DPTS, comportamenti  violenti ed aumento di suicidi. Da quanto detto – si conclude – risulta improcrastinabile e di centrale importanza porre in atto strategie strutturate per la prevenzione, il contenimento ed il trattamento del burn – out e di eventuali Disturbi Post Traumatici da Stress”.

OPERATIVITÀ – PRIMO CONTATTO TELEFONICO

L’Attivazione di supporti di ascolto nei servizi territoriali del DSMDP, avviene mediante un primo contatto telefonico diretto, attraverso le linee telefoniche e nelle fasce orarie già messe a disposizione per il “Punto di ascolto per la Salute Mentale”. A rispondere saranno operatori infermieri, già opportunamente formati, che procederanno a compilare una prima scheda di triage psicologico che sarà valutato dagli psicologi per procedere poi ad eventuali colloqui psicologici successivi, da remoto.

INTERVENTI DI GRUPPO

Il progetto prevede anche interventi di gruppo tra gli operatori sanitari, per favorire il confronto delle esperienze e il supporto tra colleghi. Questi possono essere attivati da remoto, sempre nel rispetto della normativa, del Codice Deontologico e delle indicazioni del Cnop e moderati da uno Psicologo. Tali attività, nell’ ambito dell’ emergenza attuale possono essere attivate mediante videoconferenza, oppure ove ritenuto strettamente necessario, attivando un ciclo di incontri, in ambiente idoneo al distanziamento.

Si tratta di un servizio che assolutamente non poteva mancare – commenta il Direttore Generale della ASL Roma 6, Narciso MostardaI nostri operatori stanno vivendo una quotidianità lavorativa e personale complessa e spesso critica, e a loro è dovuta tutta la nostra attenzione per ascoltarli ed aiutarli ad affrontare con la maggiore serenità possibile questo momento di emergenza”.