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Strada dei Parchi, il Gruppo Toto punta il dito: quando la burocrazia gioca con la pelle dei lavoratori

 La mancata firma per completare l’iter autorizzativo dei lavori di messa in sicurezza della Strada dei Parchi ha costretto la Toto Costruzioni ad avviare la procedura per il licenziamento di 383 lavoratori, attualmente impiegati sui cantieri A24-A25. Prima che diventino effettivi devono passare 75 giorni.

Redazione – Una storia di mala burocrazia. I finanziamenti per completare i lavori per la “messa in sicurezza urgente” anti sismica della Strada dei Parchi sono disponibili. Il Provveditorato alle Opere Pubbliche competente per Abruzzo e Lazio ha approvato i progetti in linea tecnica. Anche i decreti di sblocco del Ministero delle Infrastrutture sono pronti. Manca solo la firma di un dirigente per far avviare i lavori.

Occorre ricordare che la Strada dei Parchi è obbligata dalla legge (228/12) a mettere in sicurezza il tracciato e ad adeguarlo alla nuova normativa antisismica. Occorre anche ricordare che le risorse necessarie (250 milioni) sono state già individuate all’interno dei Fondi di Coesione e Sviluppo. Per una scelta del legislatore, però, questi fondi sono a decorrere dal 2021; mentre gli interventi vanno avviati e completati in tempi rapidi.

Già con una precedente sentenza, il Tar del Lazio ha sbloccato 58 milioni per finanziare i primi interventi, che sommati ai 110 milioni messi a disposizione dalla Strada dei Parchi sono stati utilizzati per finanziare, parzialmente, il primo lotto di lavori.

Sono ora necessari ulteriori lavori; cioè, occorrono i rimanenti 192 milioni già stanziati con i Fondi di coesione e sviluppo per completare la “messa in sicurezza urgente”. Si possono attivare attraverso una rimodulazione del Fondo di Coesione.

Ma è tutto fermo per la mancanza di quella firma necessaria a sbloccare le autorizzazioni.