ASCREA RI – Questa è la atoria di di Stipes, una frazione di Ascrea che domina la diga del Lago Turano e che è in bella mostra a tutti i passeggeri che percorrono la Turanense elaborata da Clemente Dominici.
Stipes è una frazione del comune di Ascrea, situata non lontano dal Monte Terminillo e vicinissima ai Monti Navegna e Cervia. Il paese domina dall’alto dei suoi 860 metri il Lago del Turano e l’omonima diga, distando circa 3,5 km da quest’ultima.
Il nome del paese ha sicuramente un’origine latina, suggerendo una fondazione risalente al Medioevo. Alcune ipotesi collocano la nascita di Stipes tra il XII e il XIII secolo, ad opera di eretici che vi si rifugiarono per sfuggire a persecuzioni e abusi ecclesiastici. Non a caso, uno dei cognomi più diffusi nel paese è “Patarini”, termine che, secondo il dizionario Treccani, indica l’originaria denominazione del movimento eretico dei Catari.
Fonti storiche riportano che nel XV secolo Stipes fu un feudo dei Cesarini; alla fine del ramo maschile della famiglia, passò fino al XVIII secolo ai Cesarini Sforza, che poi lo cedettero ai principi Borghese. Nel riparto dei territori del 1831 risultava frazione di Ascrea, facente capo a Rocca Sinibalda. Dopo l’annessione al Regno d’Italia (1860), entrò a far parte della provincia di Perugia, poi della provincia di Roma fino al 1927, quando fu inclusa nella neoistituita provincia di Rieti.
Tra le attrazioni principali del paese, si segnalano:
Il Palazzo Cesarini del XV secolo
La Chiesa di San Giovanni Battista
Il Castello di Stipes, fondato tra il XII e XIII secolo dai De Romania, una delle famiglie più importanti della nobiltà rurale sabina
Oggi sono visibili i resti del castello e della cinta muraria alla sommità dell’abitato, mentre le testimonianze architettoniche più significative rimaste sono la Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e il Palazzo Turchetti.
Nel secolo scorso, Stipes ha dato i natali a personaggi di rilievo, tra cui medici della Casa Reale, e figure che hanno prestato servizio nella neonata Repubblica Italiana, al fianco del primo Presidente della Repubblica, Enrico De Nicola.
Il paese è noto nel territorio anche per il tartufo di ottima qualità, celebrato ogni anno durante la sagra del 18 agosto. Gli abitanti locali, oltre a raccogliere tartufi, si dedicano all’allevamento del bestiame, al taglio del legname e alla coltivazione dei campi.
L’aria pura e i panorami mozzafiato caratterizzano Stipes, immersa nel cuore della Valle del Turano. In passato il paese era noto per la pastorizia e la transumanza, sfruttando i numerosi pascoli circostanti. Tra le tradizioni rimaste, si segnala ancora l’allevamento caprino e la produzione di formaggio. La zona ospita inoltre flora e fauna tipiche degli Appennini.
Curioso è il significato del nome “Stipes”, termine latino che indicava il palo verticale infisso nel terreno, utilizzato insieme al “patibolum” orizzontale per formare la croce destinata alle esecuzioni capitali.
Tra i personaggi più noti del paese, merita una menzione speciale Dante D’Angeli, storico sindaco del Comune e Presidente della Comunità Montana, rimasto in carica per lunghissimo tempo. La sua memoria e quella della sua famiglia sono ancora vive nella comunità.