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Spid salvo per cinque anni ma l’abbonamento è vicino

Roma – La continuità del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è assicurata per i prossimi cinque anni. È stata infatti ufficializzata la firma per il rinnovo della convenzione che regola il servizio, raggiunta l’intesa tra l’associazione di categoria dei gestori, Assocertificatori, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’accordo, arrivato in un momento cruciale, mette al sicuro l’accesso ai servizi digitali per gli oltre 41 milioni di cittadini che hanno attivato l’identità digitale. Lo SPID si conferma, dunque, un pilastro fondamentale dell’infrastruttura digitale italiana, come dimostrato dagli oltre 1,2 miliardi di accessi registrati nel solo 2024.

Nonostante il rinnovo, il nodo centrale del dibattito è rimasto quello della sostenibilità economica del servizio. Il nuovo accordo, pur garantendo la prosecuzione dello SPID, introduce per la prima volta la possibilità di una valorizzazione economica da parte dei gestori, secondo logiche di mercato.

I fornitori di SPID (Identity Provider) hanno evidenziato i significativi investimenti e i costi operativi sostenuti in dieci anni di servizio. Per far fronte a queste esigenze, il Governo ha confermato l’erogazione di contributi a sostegno degli investimenti futuri. Tuttavia, l’intesa apre anche alla potenziale introduzione di un costo a carico dell’utente finale per una parte dei servizi, ipotesi già adottata da alcuni operatori e che potrebbe estendersi anche ad altri.

Il prolungamento della convenzione è giudicato essenziale non solo per la continuità del servizio, ma anche per gestire una transizione più graduale verso la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e, in prospettiva, verso il nascente Digital Identity Wallet europeo.

Un altro punto dell’intesa riguarda l’ampliamento degli usi dello SPID. È previsto infatti uno sviluppo del servizio per professionisti e persone giuridiche, rafforzandone il ruolo come infrastruttura al servizio di imprese e ordini professionali.

In sintesi, lo SPID è salvo per il prossimo quinquennio, mantenendo la sua centralità nel panorama digitale nazionale. Resta da monitorare l’evoluzione della gratuità del servizio, un aspetto che sarà definito dalle scelte dei singoli gestori alla luce delle nuove condizioni di mercato previste dall’accordo.