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Sicurezza e pedaggi A24, il sindaco Nazzarro: “a breve la data del primo incontro al Ministero”

CARSOLI. Si terrà tra il 5 e il 9 giugno il tavolo tecnico per l’A24 e l’A25. Il sindaco di Carsoli e coordinatore del comitato dei primi cittadini e amministratori di Abruzzo e Lazio, Velia Nazzarro, è in costante contatto con il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per avere una data certa di convocazione dell’atteso vertice. “Ho avuto modo di parlare direttamente con la segreteria del ministro”, ha spiegato Nazzarro, “ci daranno una data nella settimana tra il 5 e il 9 giugno per la convocazione del tavolo. Ci aggiorneremo a strettissimo giro per poter avere il giorno definitivo”. Nelle scorse settimana la coordinatrice del comitato degli oltre 115 tra sindaci e amministratori abruzzesi e laziali da anni in lotta contro il caro pedaggi e la sicurezza delle arterie autostradali aveva minacciato di tornare in piazza se non fosse arrivata la convocazione del tavolo. Negli incontri con Davide Bordoni, consigliere del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, aveva espressamente ribadito la necessità di confrontarsi con il ministro Matteo Salvini, una delegazione del comitato dei sindaci e un rappresentante di Anas per affrontare alcune questioni appese ormai da troppo tempo. L’intento del comitato dei sindaci e amministratori abruzzesi e laziali, infatti, è non solo quello di parlare delle tariffe autostradali ma anche della sicurezza. Subito dopo le elezioni del settembre scorso è stato chiesto al ministro Salvini di avere un confronto per riallacciare il discorso rimasto in sospeso con il governo Draghi e di chiarire alcuni punti fondamentali per il futuro delle autostrade A24 e A25: in primis quello relativo ai pedaggi, dal momento che le proposte avanzate sono state già bloccate da Anas non intenzionata ad abbassarle, e poi gli interventi strutturali attesi da anni che hanno bisogno di essere calendarizzati insieme alla manutenzione ordinaria e straordinaria. “Attendiamo che ci diano una data certa”, ha concluso Nazzarro, “non molliamo la presa, anzi siamo pronti a tornare in piazza se sarà necessario”