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Si festeggia la mamma, patrimonio dell’umanità. La storia della ricorrenza

Redazione – La mamma è un patrimonio dell’umanità. Figura che oggi si festeggia in ogni dove nella maggior parte del pianeta. La ricorrenza è la second domenica di maggio.

Quest’anno potrebbe più sentita del solito in relazione all’emergenza coronavirus.

E quindi l’augurio è per tutte le mamme, nonne, bisnonne e trisnonne che hanno generato vita ed amore che non si spezza mai. Un caro abbraccio virtuale dunque per tutte, ed un pensiero forte va alle mamme che sono andate avanti. Il loro ricordo resterà per sempre impresso nei cuori dei propri cari.

LA STORIA

Le origini della Festa della Mamma risalgono a secoli fa, e sono collegate al culto della fertilità e della maternità.  Esiste dalla fine dell’Ottocento, quando fu introdotta dalla pacifista americana Ann Reeves Jarvis, seguita da sua figlia Anna e poi da Julia Ward Howe.

Durante gli anni Sessanta dell’Ottocento, Ann Reeves Jarvis partecipò a molte campagne per combattere la mortalità infantile causata dalle malattie e alla contaminazione del latte. Dopo la Guerra civile americana, iniziò a organizzare giornate di incontri, picnic e altri eventi per promuovere l’amicizia tra le madri che appartenevano a schieramenti che erano stati nemici negli anni della guerra tra Nordisti e Sudisti.

Nel 1870 Julia Ward Howe scrisse la “Mother’s Day Proclamation”, che esortava le donne ad assumere un ruolo attivo nel processo di pacificazione. Il 10 maggio del 1908 Anna Jarvis, figlia di Ann Reeves Jarvis, organizzò nella sua città natale, Grafton (nel West Virginia), a Philadelphia e in altre città eventi dedicati alle madri. Negli anni successivi i festeggiamenti per il giorno della mamma ebbero sempre più seguito, finché il presidente americano Woodrow Wilson ufficializzò la festa nel 1914.

La Festa della Mamma si festeggia in questo periodo perché Ann Jarvis morì il 9 maggio 1905. Wilson stabilì che la festa cadesse la seconda domenica di maggio: data che venne poi adottata in molti paesi occidentali, compresa l’Italia a partire dalla fine degli anni Cinquanta.