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Si è getta nel Tevere per salvare un uomo, Hamed in una storia di coraggio!

ROMA – Una storia di coraggio, umanità e senso civico arriva dal cuore della Capitale. Si chiama Hamed Mahmoud, è un giovane egiziano che vive e lavora a Roma, e qualche settimana fa è diventato protagonista di un gesto che ha commosso tutti: si è tuffato nel Tevere per salvare la vita a un uomo di 66 anni.

Era l’inizio di settembre quando un uomo si è gettato nel fiume, in una scena drammatica che ha subito richiamato l’intervento della Polizia Locale di Roma Capitale. Gli agenti hanno tentato di soccorrerlo, ma la situazione si presentava difficile: la corrente era forte e serviva una spinta in più per riportarlo a riva.

In quel momento, tra i passanti, Hamed non ha esitato un istante. Si è tolto le scarpe, si è buttato in acqua e, con sangue freddo e determinazione, ha aiutato gli agenti a tirare fuori l’uomo, contribuendo in modo decisivo al salvataggio.

“Un gesto semplice, ma immenso”

A raccontare la vicenda è stato Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, che nel suo post ha voluto rendere omaggio al coraggio di Hamed:

> “Senza pensarci due volte, si è gettato nel fiume e, con grande lucidità, ha aiutato gli agenti a portare in salvo quell’uomo, rischiando la propria sicurezza per la vita di una persona che non conosceva. Come se salvare una vita fosse la cosa più naturale del mondo. Un gesto semplice, ma immenso”.

Poco dopo il salvataggio, Hamed – ancora bagnato – ha raccontato di essere andato direttamente a lavoro, quasi con la naturalezza di chi non si rende conto di aver compiuto un atto eroico.

Il riconoscimento di Roma Capitale

Per il suo coraggio, Roma Capitale ha voluto esprimere pubblicamente la propria gratitudine. Nei giorni successivi, Hamed è stato ricevuto dal Sindaco Roberto Gualtieri, dall’assessore Zevi, dal Comandante della Polizia Locale De Sclavis e dagli agenti che avevano partecipato al salvataggio. Durante la cerimonia, gli è stata consegnata una medaglia di riconoscenza come segno di stima e ringraziamento da parte della città.

> “Ci sono storie che raccontano meglio di mille discorsi che cosa significa essere cittadini: storie di coraggio, solidarietà, umanità”, ha commentato Zevi. “Un grazie immenso a Hamed – e a tutte le donne e gli uomini della Polizia Locale – per averci ricordato tutto questo”.

Una storia che unisce

In un momento in cui le cronache spesso raccontano divisioni e conflitti, la storia di Hamed Mahmoud restituisce un’immagine diversa: quella di una Roma solidale, capace di riconoscere e celebrare il valore universale del gesto umano. Un giovane immigrato che salva una vita nel Tevere diventa così simbolo di cittadinanza vera, di appartenenza e di umanità condivisa — perché, come ricorda l’assessore Zevi, “essere cittadini è, prima di tutto, prendersi cura gli uni degli altri”.