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Sessant’anni fa’ l’incidente di Mandela, Cineto ricorda le vittime del passaggio a livello

Ricorre l'anniversario della tragedia che spezzò il cuore in Valle Aniene

Cineto Romano – Questa mattina suggestiva e mesta cerimonia a Cineto Romano. Presso il Cimitero comunale una delegazione istituzionale ha reso omaggio alle vittime del passaggio a livello, che sessant’anni fa come oggi portò via dalla vita terrena sette cinetesi. 

“Purtroppo – ha spiegato il sindaco Massimiliano Liani – a causa delle restrizioni relative alle norme per il contenimento del coronavirus la commemorazione è stata celebrata in forma ridotta però, anche se a distanza, il popolo cinetese non ha dimenticato il tragico evento che sconvolse la nostra comunità.”

L’incidente:

La mattina di martedì 15 novembre 1960, una corriera con a bordo diverse persone tra cui alcuni giovani partì da Cineto Romano per raggiungere Tivoli. Quando il mezzo giunse in prossimità di Mandela, dovette fermarsi davanti alla sbarra abbassata del passaggio a livello per l’imminente arrivo del treno sulla linea ferroviaria Roma-Pescara. Erano le 7 e 24 in punto: l’autista della corriera, Alberto Civili, di 28 anni, convinse la casellante ad alzare la sbarra per favorire il rapido passaggio della corriera, in deroga alla procedura di sicurezza. Solo un minuto dopo sopraggiunse il convoglio proveniente da Roma, il direttissimo n. 772 per Pescara che travolse il veicolo in fase di attraversamento dell’unico binario. Sette persone persero la vita, tre ragazzi e quattro adulti, altre rimasero ferite, alcuni si ritrovarono miracolosamente illesi.

Le vittime furono sette:

  • Cianti Carolina, nata a Cineto Romano il 13 marzo 1904
  • Colasanti Luisa, nata a Cineto Romano il 24 aprile 1934
  • Latini Francesco, nato a Cineto Romano il 4 settembre 1948
  • Latini Giovanni, nato a Cineto Romano il 17 gennaio 1941
  • Latini Quintilio, nato a Cineto Romano il 18 dicembre 1946
  • Meloni Bruno, nato a Cineto Romano il 26 luglio 1948
  • Pucci Antidio, nato a Fano il 28 maggio 1905

Riposino in pace