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Scuole a Carsoli; D’Antonio: “chiarezza e risposte ufficiali”

domenico d'antonioCarsoli – Sul tema delle scuole interviene il Consigliere Comunale Domenico D’Antonio, capo gruppo di Futuro Certo: “Leggo sul vostro giornale della richiesta di chiarimenti sullo stato di conservazione dell’edificio delle Scuole elementari “Carlo Scarcella” avanzata dai genitori degli alunni. Volutamente non ero intervento  su questo argomento (così come non ero intervenuto su quello riguardante il toluene)  in quanto  credo che compito di un amministratore, al di là della collocazione, sia quello di non creare allarmismi inutili, ma di essere equilibrato e di rassicurare tutti i cittadini ed in particolare le famiglie dei ragazzi in relazione alla sicurezza strutturale e sismica degli edifici pubblici, principalmente quelli scolastici. Quello che vorrei, quindi, evidenziare sono alcune situazioni che denotano superficialità e sottovalutazione dell’aspetto, soprattutto, emotivo-psicologico dei genitori che hanno tutto il diritto di essere giustamente e correttamente informati.

Mi sarei aspettato, quindi,  una comunicazione del Sindaco, successivamente ai tragici eventi  sismici, tesa a tranquillizzare e ad informare, in modo trasparente ed esauriente, i cittadini potendo contare, oltretutto, su una situazione complessivamente buona degli edifici  scolastici. Invece il Sindaco e l’amministrazione tutta, sempre molto prodighi ad emanare comunicati ed avvisi, sono stati  completamente assenti  e rimasti insolitamente silenti su tale argomento (almeno in modo ufficiale). La legittima richiesta dei genitori dovrebbe essere  valutata positivamente e dovrebbe aiutare e sostenere  l’azione amministrativa anche nei confronti degli enti superiori e non va, quindi,  assolutamente sottovalutata né tantomeno sminuita e considerata strumentale.

Su tali argomenti tanto delicati l’informazione deve essere assolutamente corretta, equilibrata e corroborata dai documenti, cosa finora non avvenuta. Nel vostro articolo, cosa confermata dal Sindaco, si parla chiaramente per l’edificio Carlo Scarcella di miglioramento antisismico e si specifica la differenza rispetto all’adeguamento sismico.

Come mai, diversamente da quanto oggi esplicitato,  nella relazione di fine mandato, relativa al quinquennio 2008-2013 dell’amministrazione Mazzetti, a pag. 4, con riferimento all’edilizia scolastica, si affermava testualmente “con grande sforzo tecnico ed economico siamo riusciti a chiudere i lavori di adeguamento sismico della Scuola elementare Carlo Scarcella”? Buona fede e superficialità?

La cosa più assurda, sempre con riferimento alla corretta e dovuta informazione, è quanto affermato e scritto da un amministratore comunale, in un gruppo social, con riguardo a delle verifiche effettuate sull’edificio che, al contrario, non erano invece  avvenute; voglio augurarmi che si tratti, anche qui, di semplice superficialità anche se su argomenti così delicati tali comportamenti non possono essere  assolutamente giustificabili, tollerabili  e tanto meno comprensibili.

A tal proposito, una considerazione: un Ente pubblico deve comunicare  con documenti ufficiali oppure con comunicazioni sui social o su community varie? E poi come si possono fare affermazioni non veritiere su questioni  dai risvolti delicatissimi ed incidenti sulla vita delle famiglie come la sicurezza e l’incolumità pubblica?

La farraginosità, la poca chiarezza  e la confusione comunicativa rischiano di creare allarmismi ed alimentare paure non derivanti, invece, dalla situazione strutturale e sismica degli edifici scolastici.

Certamente la situazione non è la medesima  per altri immobili comunali, altrettanto strategici, come ad es. la sede del distretto sanitario.

In una situazione in evoluzione dal punto di vista dei movimenti tellurici occorrerebbe che un amministratore avesse ben presente le priorità, non solo presenti ma anche future, e pianificasse gli interventi in vista di eventuali, anche se improbabili, situazioni emergenziali.

A tal proposito vorrei, quindi,  ritornare su un argomento già precedentemente sollevato: l’assegnazione dei moduli  prefabbricati al Comune di Pescina. Su tale decisione abbiano presentato, come gruppo Futuro Certo, una interrogazione sollevando dubbi e perplessità. La risposta dell’ufficio tecnico, ricevuta in questi giorni per il tramite del Sindaco,  ha confermato tutte le nostre perplessità con l’applicazione della corretta procedura anticipando ed evitando  ricorsi e probabili contestazioni.

Ora i moduli, come i cittadini possono verificare,  sono stati ricollocati e non si capisce per quale motivo il Sindaco voglia continuare ad ostinarsi nel farli smontare nuovamente ed affidarli al Comune di Pescina.

E’ solo puntiglio ed immotivata ostinazione (elementi che non dovrebbero  assolutamente indirizzare  le scelte amministrative) oppure bisogna rispettare qualche impegno precedentemente preso al fine di compiacere qualche referente politico?

E non si faccia demagogia richiamandosi  ai soliti e  fantomatici principi solidaristici: un Sindaco rappresenta un territorio e deve tutelare e rafforzare tali principi innanzitutto all’interno della sua comunità salvo, naturalmente,  situazioni emergenziali ed umanitarie dove questo spirito solidaristico dei cittadini scatta immediatamente ed autonomamente senza bisogno di sollecitazioni da parte degli amministratori.

Invece il nostro Sindaco oltre che continuare imperterrita nel suo obiettivo non ha risposto all’altra questione  della nostra  interrogazione relativa al perché (qualora decidesse, comunque, di  continuasse in tale disegno) sia stato deliberato di assegnare tali moduli ad un altro Comune  in comodato gratuito. Una domanda che è anche una riflessione:  e se ci fosse, successivamente, necessità di utilizzare detti moduli per procedere alla sistemazione e messa in sicurezza  dell’edificio del distretto sanitario?  E, soprattutto, considerando che nel 2014 è stato ottenuto un finanziamento di 1.000.000 di euro per l’adeguamento sismico del municipio, ed i lavori dovrebbero  essere effettuati nel  2017 (facendo affidamento sui documenti presentati in Consiglio comunale), dove verrebbero collocati gli uffici comunali? Oppure si pensa di delocalizzare anche questi, come era stato fatto relativamente al liceo scientifico nel vecchio progetto del nuovo edificio scolastico, collocandoli fuori dell’abitato di Carsoli? Confidiamo che il senso del  pragmatismo  e della razionalità prevalgano  su altri elementi e che su argomenti di tale importanza gli amministratori sappiano ritrovare la dignità e la capacità di rappresentare gli interessi dei cittadini al di fuori di qualsiasi vincolo di partito o di maggioranza.”