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Scorribande di centauri sulla Tiburtina, la nota di protesta da Arsoli

ARSOLI – “Mi trovo puntualmente a fare ricorso alla vostra gentile Redazione, in quanto unico organo disponibile all’ascolto delle mie lamentele.” Con queste parole inizia una nota a firma di Valentina  Alimonti sul tema della sicurezza stradale sulla Tiburtina Valeria.

“L’oggetto, – si legge nella nota – ahimè è sempre il medesimo, ossia l’ormai annoso fenomeno delle scorribande dei motociclisti, provenienti da ogni dove, che puntualmente ogni fine settimana danno sfogo ai propri istinti, dando prova delle loro abilità, con delle vere e proprie performance da centauri navigati.

A nulla valgono gli svariati incidenti, molti dei quali culminanti in vere e proprie tragedie…. la SS Tiburtina è disseminata di fiori e targhe a ricordo di queste prodezze, in questi casi finite male.

Questa diciamo così è la parte ludica della faccenda, perchè dall’altro lato ci sono i residenti, che devono temere l’arrivo del fine settimana, ed essere sottoposti a questo vero e proprio martirio, fatto di rumore, di pericolosità delle strade, di fastidio e di impotenza nel dover subire tutto ciò.

E questa mia lettera di oggi vuole solo evidenziare un fatto: il fallimento totale dello Stato, se è ancora legittimo usare la S maiuscola. Il fallimento di chi ci amministra, capace solo di interloquire con le persone nel momento delle elezioni e poi fregarsene totalmente di quello che accade, e capace di mettersi in bella mostra in qualche foto social, il fallimento dei loro superiori, organi vitali dell’amministrazione territoriale, il fallimento di TUTTE le Forze dell’Ordine (e non sono poche) ignave, sorde e cieche davanti a quello che hanno sotto gli occhi quotidianamente. E qualche sconsiderato – conclude – addirittura chiude gli occhi davanti a tanto scempio, in quanto questo fenomeno avrebbe delle ripercussioni positive sulla nostra economia locale come se non si potesse far convivere economia e rispetto dei limiti di velocità  e delle più banali regole del codice della strada”.