San Basilio, dedicato giardino a Fabrizio Ceruso ucciso nella rivolta del 1974 per il diritto alla casa
Roma – Un nuovo spazio pubblico a San Basilio porta il nome di Fabrizio Ceruso, il diciannovenne militante di Lotta Continua ucciso il 1974 durante gli scontri per il diritto alla casa. Una scelta che non ha solo il valore simbolico della toponomastica, ma che restituisce alla città un frammento di memoria collettiva.
Il 9 settembre di quell’anno Ceruso fu colpito a morte dalle forze dell’ordine mentre partecipava alla rivolta del quartiere, in cui centinaia di famiglie lottavano contro lo sgombero di abitazioni occupate. La sua morte divenne il simbolo di una stagione di conflitti sociali e di rivendicazioni legate all’emergenza abitativa nella capitale.
A distanza di 51 anni, il Comune di Roma ha deciso di intitolargli un giardino proprio a San Basilio, il luogo in cui trovò la morte. L’iniziativa, voluta dall’assessore Massimiliano Smeriglio in nome del sindaco Roberto Gualtieri, vuole riconoscere il sacrificio di chi ha creduto in un mondo più giusto e ha pagato con la vita il proprio impegno civile.
“È una scelta che conta – ha dichiarato Smeriglio – perché recupera una storia profonda della nostra città, dandole luce e valore. Di memoria e lotte è fatto il nostro passato, ed è da lì che possiamo guardare al futuro.”
Il giardino Ceruso diventa così un luogo di ricordo, ma anche di impegno, a testimonianza di come Roma continui a costruire la propria identità intrecciando memoria, conflitto sociale e ricerca di giustizia.