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Roma, piazza Augusto imperatore sarà pronta a fine 2022: chiude il mausoleo

ROMA – In questi giorni il grande cantiere per la realizzazione della nuova piazza Augusto imperatore, proprio di fronte all’entrata dell’omonimo mausoleo, è tornato in piena attività. Con alcune novità: lo spostamento dell’inaugurazione “alla fine del 2022”, almeno secondo la Sovrintendenza capitolina, contattata dall’agenzia Dire, la scoperta di un mosaico sotto una piccola abside appena smontata, il prossimo avvio del secondo lotto di lavori sull’anello del monumento e la conseguente chiusura al pubblico del mausoleo.

L’agenzia Dire è in grado di ricostruire quanto successo negli ultimi mesi e di spiegare cosa accadrà nei prossimi, prima della consegna al pubblico della piazza ipogea disegnata dall’architetto Francesco Cellini a seguito di un concorso internazionale, vinto nel 2006.

Il cantiere, partito nel 2020, nei mesi scorsi aveva subito un rallentamento nella realizzazione delle opere dovuto alla scoperta dei resti della cosiddetta aula absidata sull’area dove sarà realizzato lo spazio che ospiterà un bookshop, la biglietteria e un bar. I lavori, fino ad allora, erano avanzati relativamente spediti. Sulla futura piazza erano state realizzate, in particolare, le due enormi gradinate, di cui una ricoperta quasi totalmente di piccoli “sampietrini” bianchi e, appunto, la struttura destinata alla biglietteria-bar.

Erano poi “planati” sulla piazza ipogea, ancora ricoperta di sabbia e terra, le lastre di travertino per l’imminente rivestimento. Insomma, tutto faceva presagire ad una prossima conclusione del primo grande lotto del cantiere la cui inaugurazione, secondo il cronoprogramma presentato ad avvio lavori, prevedeva la data di consegna al dicembre del 2021. I ritrovamenti dell’abside, però, avevano imposto una fase di riflessione con l’arrivo dei primi mesi del 2022. Per vedere il cantiere di nuovo attivo bisogna arrivare all’aprile scorso quando i lavori vengono ripresi grazie all’intervento del ministero della Cultura che, con il decreto n. 76, autorizzava “lo smontaggio controllato delle strutture murarie della c.d. aula absidata, per consentire il completamento dell’opera progettata dall’architetto Cellini”.

Il cantiere in queste ore è di nuovo in fermento. Ora, però, sotto i resti dei muretti dell’aula absidata sono spuntati fuori i resti di un pavimento a mosaico e si sta ragionando sulla loro futura collocazione (potrebbero restare all’interno della futura struttura, visibili al pubblico, o smontati e rimontati altrove). “Di fatto – spiegano alla Dire dalla Sovrintendenza – il cantiere non si è mai fermato, perché anche la fase dei ragionamenti a seguito di ritrovamenti archeologici, frequenti nella nostra città, è parte integrante del lavoro. Il destino dei resti scoperti sul cantiere non è ancora risolto. Si sta ragionando come gestirli. Ad ogni modo prevediamo la conclusione del primo lotto di cantiere entro fine 2022 e speriamo, intanto, di poter anche parzialmente riaprire le parti già completate. A luglio è invece previsto l’avvio dei lavori del secondo lotto” la cui durata fu fissata in circa 12 mesi ai tempi della presentazione del cantiere.

A breve, dunque, lavori del lotto 1, quello per la realizzazione della piazza (una grande spianata in travertino spezzata a metà da un gradino per arrivare alla quota dell’ingresso del mausoleo), si intrecceranno con quelli del lotto 2, dedicati alla sistemazione dell’anello intorno al monumento. Si tratta di una novità importante: il lotto 2, infatti, prevede un nuovo intervento sulla quota urbana (all’altezza dell’Ara Pacis, per essere più precisi) dove sarà realizzato un giardino, al posto delle scalinate ottocentesche, dal quale sarà possibile percepire nella sua interezza il monumento, anche grazie ad una serie di terrazze. Alla quota archeologica più in basso, invece, sarà realizzato un “deambulatorio anulare che renderà possibile la fruizione di alcuni reperti archeologici ivi rinvenuti“, passeggiando quindi a pochi centimetri dalle pareti esterne del mausoleo.

Contemporaneamente il Comune di Roma dovrebbe iniziare a lavorare alla risistemazione della sosta sulle strade che separano l’area del mausoleo dagli edifici novecenteschi che gli sorgono attorno, uno dei quali, entro pochi mesi, ospiterà il nuovo hotel Bulgari. Un albergo extralusso che, con la nuova piazza e la riapertura del monumento, trasformerà Augusto imperatore nella nuova calamita del centro storico di Roma. (www.dire.it)