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Roma, Anagnina: arrestati due albanesi per spaccio, sequestrati 28 chili di marijuana

Roma – Un’operazione e due distinti arresti della Polizia di Stato in zona Anagnina, a Roma: uno per spaccio e l’altro per inottemperanza al decreto di espulsione dal territorio nazionale.Gli investigatori del II Distretto San Lorenzo, diretto da Giuseppe Rubino, durante un servizio antidroga, hanno notato il classico “viavai” strada/cliente/appartamento in una delle vie limitrofe al capolinea della metro A. Dopo un breve appostamento i poliziotti sono entrati in azione bloccando e perquisendo l’abitazione in uso a un uomo di 46enne originario dell’Albania. Divisi in 2 vani, uno posto nella dispensa e l’altro vicino alla porta di accesso, sono stati trovati 28 kg di marijuana e 2280 euro in contanti.

L’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.

Un’altra persona è finita “in manette” durante la stessa operazione: un 43enne di origini albanesi, trovato nell’appartamento che fungeva da base di spaccio. L’uomo, risultava, da un primo controllo, immune da qualsiasi pregiudizio di polizia. La cosa non ha convinto gli agenti che, sottoponendolo all’identificazione tramite rilievi dattiloscopici, hanno risolto il mistero: l’albanese, dopo essere stato espulso dall’Italia nel 2019, ha cambiato il cognome prendendo quello della moglie e così, usando il nuovo passaporto, è tornato in Italia.

Al termine degli accertamenti, il 43enne albanese è stato arrestato in ottemperanza dell’articolo 13 del testo unico sull’immigrazione.