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Riofreddo, 28 anni fà la tragica sparatoria in cui l’ispettore Donatoni perse la vita

Il Distaccamento della Polizia stradale di Carsoli è dedicato proprio alla sua memoria. 

CARSOLI AQ – Ventotto anni  fa come oggi nella notte del venerdì 17 ottobre 1997, durante un operazione di polizia per l’arresto dei malviventi che sequestrarono l’industriale bresciano Giuseppe Soffiantini, ebbe a verificarsi fu una sparatoria presso il bivio per Riofreddo.

Nel conflitto a fuoco tra forze di polizia e sequestratori perse la vita Samuele Donatoni, ispettore della Polizia di Stato in forza al Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza.
Un fatto che a distanza di tanti anni è ancora nella memoria di questo comprensorio zonale che visse con grande commozione questo delitto. L’Ispettore Donatoni, è stato nel corso degli anni anche ricordato più volte nel comando della Polizia Stradale di Carsoli, alla presenza dei familiari e dello stesso Soffiantini.
Quel 17 ottobre del 1997 si  tentò un finto scambio: gli agenti finsero di consegnare ai rapitori il riscatto, in modo da poterli arrestare. Qualcosa andò storto, però, e Donatoni rimase ucciso in un conflitto a fuoco. I due agenti che erano con lui, Stefano Miscali e Claudio Sorrentino, equipaggio “Volpe 6”, immediatamente avvisarono la centrale dell’accaduto e solo dopo quindici minuti di ricerche riuscirono a trovare il corpo, ormai senza vita, di Donatoni.
A finire immediatamente sotto accusa per l’assassinio di Donatoni furono tre dei rapitori. Mario Moro fu scagionato quasi subito, rimase comunque in carcere per il rapimento. Ma ferito nel corso dell’arresto, morirà il 13 gennaio. Farina fu processato e condannato per l’omicidio dell’agente dei Nocs, Samuele Donatoni, ma il 14 dicembre 2005 sarà assolto, con formula piena, dalla Cassazione. Stesso sorte è toccata a Osvaldo Broccoli, anche lui assolto dall’accusa di avere contribuito alla morte di Donatoni.

 

In un clima di profonda commozione, la Questura di Rovigo ha reso omaggio alla memoria dell’Ispettore Samuele Donatoni, insieme ad altri due agenti della Polizia di Stato caduti nell’adempimento del dovere.

Alla cerimonia, hanno preso parte il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Vittorio Pisani, e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni, che hanno ricordato con parole di grande partecipazione e rispetto il sacrificio di Donatoni e dei suoi colleghi.

Un eroe della Repubblica

Nato a Canaro (RO) il 4 aprile 1965, Samuele Donatoni prestava servizio presso il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS). Il 17 ottobre 1997, durante un’operazione di polizia in territorio di Riofreddo (Roma),  per la cattura dei componenti di una pericolosa organizzazione criminale responsabile del sequestro dell’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini, l’ispettore venne ferito mortalmente.

Grazie anche al suo coraggio e al sacrificio estremo, l’azione della Polizia di Stato portò alla liberazione dell’ostaggio e rappresentò un segnale decisivo contro la criminalità organizzata dedita ai sequestri di persona.

La Medaglia d’Oro al Valor Civile

Per il suo gesto eroico, il Presidente della Repubblica, con decreto del 18 maggio 1998, conferì a Samuele Donatoni la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria.

Quest’anno, l’Ispettore Donatoni avrebbe compiuto 60 anni. Il suo esempio continua a rappresentare un punto di riferimento per tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato e per la comunità rodigina, che ne custodisce con orgoglio la memoria.

 

 

La targa marmorea presso il Distaccamento di Polizia stradale a Carsoli: